Quando si è prossimi ad una prova, ad un esame, ad una scadenza si sa che il tempo si accorcia. Quello stesso tempo che dalla partita contro la Roma sino ad oggi è sembrato scorrere lentissimo, adesso sembra Calderoni che corre sulla fascia sinistra.
Alcune testate hanno riportato che gli infortunati illustri sono di nuovo disponibili. Sembrerebbe tutti gli attaccanti e anche Tachtsidis (su ques’ultimo c’è la conferma della società).
Dando per veritiere le affermazioni della stampa, ci immaginiamo un Palaia e un Liverani intenti a fare miracoli per migliorare la condizione degli stessi giocatori da qui alla prossima Domenica. Le lancette dei loro orologi scorrono velocissime e si sa che quasi sempre le decisioni prese in fretta e furia portano con sé un bel po’ di rischi.
Ha senso rischiare il tutto per tutto convocando 4 giocatori appena ristabiliti e che non si sono allenati con i compagni per una o due settimane? Che ne pensate?
Stessimo parlando di Ronaldo o Messi e fossimo alle porte di una finale di Champions, probabilmente si’. Ma parliamo di Atalanta-Lecce e quindi dobbiamo capire se abbia senso correre questo rischio, ricordando che siamo solo alla settima gara del campionato, oppure se forse non sia meglio recuperare al 100% i nostri top player in previsione di partite più alla nostra portata. Anche perchè il Lecce ha dimostrato di giocare da squadra e che l’impatto del singolo giocatore, da qualche anno a questa parte, sia relativamente determinante. Discorso a parte merita il solo Babacar, l’unico degli infortunati, con doti da spacca-partita, da goal inventato. Forse lui, se recuperasse, si potrebbe rischiare per una porzione di partita.
Naturalmente l’allenatore e la squadra medica staranno facendo queste stesse valutazioni, e con maggiore competenza e consapevolezza. Ma se è vero che i “punti pesanti saranno quelli di Marzo-Aprile”, come ha dichiarato Liverani, che senso avrebbe correre rischi ora?