ATALANTA-LECCE: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Atalanta-Lecce 3-1.

Va piuttosto male la trasferta per i circa 1500 tifosi giallorossi che hanno raggiunto Bergamo per assistere al match.

Il Lecce gioca a sprazzi, ma in termini di quella famosa crescita di cui tutti abbiamo parlato, Atalanta-Lecce sembra rappresentare un’involuzione o come minimo uno stop in questo percorso.

Difesa da rivedere, in difficoltà estrema in tutte le pericolose verticalizzazioni studiate, e si è visto bene, da Gasperini. Il problema più frequente del Lecce, lo spazio tra terzino e centrale sulle ripartenze. Ci impiega 35 minuti l’Atalanta per capirlo e quando lo fa entra come una lama nell’area di rigore.

Ci duole dirlo, ma il centrocampo del Lecce non ha ancora dimostrato di essere, nei singoli elementi, da Serie A. Rimaneggiatissimo, ma a parte il solito Majer, le geometrie dello scorso anno sono un bel ricordo.

In attacco La Mantia fa il suo, tiene palla, prende falli e sfiora un bel goal con un tap-in ravvicinato su cui Gollini fa un miracolo. Mancosu molto in ombra, Falco si accende a momenti ma non punge mai.

Ecco qui le nostre pagelle:

GABRIEL: 7,5

Stabilisce un record nell’attuale campionato di Serie A: 13 parate nella stessa gara. Unico difetto, come spesso accade, le sue ribattute a centro area. Accade un paio di volte ma il numero 21 riesce sempre a rimediare in due tempi. Continua con regolarità e qualità a dare sicurezza alla difesa, che oggi purtroppo non ricambia i favore. Il suo voto aumenta esponenzialmente con l’aumentare dei minuti e delle parate miracolose. Evita davvero una goleada.

RISPOLI: 5,0

Prova di grande grinta e volontà. Entrambe queste qualità non mancano mai nelle sue partite, ma anche oggi entrambi i goal del primo tempo arrivano tra lui e Lucioni. In fase offensiva spinge tanto. In fase difensiva è meno efficace. Nel secondo tempo sparisce dal campo.

LUCIONI: 6,0

Della difesa è sempre uno dei più positivi, questa volta pero’ la sua prestazione è insufficiente. Nessun errore particolare, ma se l’Atalanta arriva al tiro con grande facilità qualche responsabilità è anche sua. Parziali giustificazioni provengono dal mancato aiuto dei centrocampisti che soffrono maledettamente gli offensivi atalantini. Mezzo voto in più per il goal della bandiera.

LUCA-ROSSETTINI-LECCEROSSETTINI: 5,5

Anche lui mostra una leggera involuzione. Poca sicurezza e non vede Gomez neanche con il VAR. Sempre buono in posizionamento e costruzione tranne quando si perde Gosens sul terzo goal dell’Atalanta.

CALDERONI: 6

Il migliore della difesa, attacca un po’ meno del solito ma ripiega spesso e dal suo lato non arrivano grandi pericoli. Prova un eurogoal con grande sicurezza nel primo tempo ma svirgola malamente. Buon segnale comunque per il terzino leccese che prende confidenza con la Serie A. A parte un paio di errori è l’unico dei giocatori di movimento a fornire una prova sufficiente.


PETRICCIONE: 5,5

Tritato dal centrocampo e il pressing dell’Atalanta. Non riesce quasi mai a costruire come sa e ancora di meno in fase di copertura. Esce all’inizio del secondo tempo per dare spazio a Farias. Come tutti in grande difficoltà.

IMBULA: 4

Pessima prova dell’ultimo degli acquisti di Meluso. Non gioca un pallone di prima, non crea pericoli, non difende come dovrebbe. Perde palloni con leggerezza, non ne conquista e la lentezza che ha nelle gambe non è compatibile con i ritmi del Lecce e in modo più evidente con quelli dell’Atalanta.

ZAN-MAJER-LECCE

MAJER: 5,5

Il meno peggio, ma è la seconda partita consecutiva non giocata ai sui livelli. Complici le rimaneggiature di Liverani al centrocampo rinuncia alla fase di costruzione e fa tanto lavoro sporco. Anche lui lascia molto spazio tra il centrocampo e la linea difensiva, dando modo all’Atalanta di mettersi in mezzo con i suoi trequartisti.

FALCO: 5,5

Come al solito si accende e si spegne. È uno dei migliori ma non è mai pericoloso per la difesa della Dea. A parte un paio di calci d’angolo, un paio di falli conquistati e i suoi soliti dribbling non riesce a fare la differenza rispetto alla prestazione media della squadra.

MANCOSU: 5

Questa volta il capitano non c’è. Spesso fuori dal gioco e costretto a rincorrere gli avversari. Poco lucido in fase di costruzione e non arriva mai al tiro. Con La Mantia più statico di Babacar era lui a dover smuovere le acque dal centrocampo in su e non ci riesce quasi mai, nonostante faccia, come sempre, una prova di grande sacrificio fisico.

LA MANTIA: 5,5

Fa una buona partita e quasi quasi riesce a segnare il primo goal della stagione. Si vede che tiene alla squadra e corre come un dannato, ma l’impressione è che serva qualcosa di più in questa categoria. Non aiuta, in termini di fiducia e sicurezza dei propri mezzi il non giocare in modo regolare.

lecce-babacar-ulecceBABACAR: 6,0

Entra e dimostra che questa squadra non può farne a meno neanche una volta. Purtroppo per i suoi concorrenti, mezzo infortunato e fuori condizione riesce a dare quello che non sono riusciti a dare i suoi compagni in tutta la partita: qualità. Fa la differenza ogni volta che tocca il pallone.


FARIAS: 5,5

Entra per Petriccione per trainare il Lecce fuori dalla sua metà campo. A volte ci riesce, ma quasi mai in modo pericoloso. Qualche buon pressing, qualche fraseggio con Babacar. Un po’ pochino per uno come lui, ma sappiamo che anche lui ha stretto i denti per giocare.

VERA: SENZA VOTO

Entra al posto di Imbula per dare più “gamba” alla fase d’attacco del Lecce o forse Liverani gli concede l’esordio a partita ormai compromessa. In una decina di minuti in campo non tocca quasi nessun pallone, impossibile valutarlo.

 

LIVERANI: 5

La peggior partita della stagione del suo Lecce, proprio quando tutte le nostre concorrente, o quasi, fanno punti pesanti. Il Lecce è stato triturato dall’Atalanta non appena è finita la fase di studio dell’avversario. Gasperini capisce subito i problemi di assetto del Lecce e pilota i suoi a colpire dove fa più male. Tante attenuanti date dai tanti infortuni e l’essere di fronte ad un avversario  molto forte e super motivato. Il suo Lecce questa volta esce dal campo dimostrando che non può giocarsela con tutti a viso aperto. Almeno fin quando i giocatori sulla carta migliori non saranno in condizione. Per ora quelli che avrebbero dovuto trainare la squadra non ci sono per niente. Per il suo calcio, a centrocampo serve tecnica e velocità. Per adesso l’unico che mostrato in modo sufficiente queste due qualità è Majer.

MAN OF THE MATCH SECONDO I NOSTRI FOLLOWER SU INSTAGRAM:

GABRIEL : 85% DEI VOTI

 

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