FOCUS: CALCI SPIAZZATI

Guardando le prime 3/4 partite abbiamo detto “sarà un caso”, poi abbiamo detto “dai, l’importante è che abbiamo vinto”, poi con la Roma ci siamo guardati e abbiamo esclamato “nahhh, ma possibile… dai vediamo la prossima”. Ed ecco che ci siamo ritrovati a guardare Atalanta – Lecce e dopo l’ennesimo calcio d’angolo sprecato, questa volta, siamo rimasti senza parole.

Oggi parliamo di come il nostro Lecce ha affrontato i calci piazzati, e in particolare i calci d’angolo, nelle prime gare del campionato.

Sapete quanti calci d’angolo ha battuto il Lecce da inizio stagione? 26. Sapete quanti pericoli ha creato? 0.

Non siamo certo degli allenatori navigati, ma ci sembra strano che con potenziali colpitori come Lucioni, Babacar, Rossettini, Rispoli, Tachtsidis, La Mantia e con i piedi buoni di Falco, Mancosu e Petriccione, nessun calcio d’angolo battuto dai giallorossi sia stato messo direttamente in area di rigore. Nel 99% dei casi abbiamo assistito al passaggetto vicino alla bandierina, non per crossare, attenzione, ma per ricominciare il palleggio.

Risultato, su 26 corner – non molti a dire la verità – non siamo riusciti a creare nemmeno un pericolo, anzi, spesso abbiamo perso palla malamente e ci siamo ritrovati a rincorrere gli avversari in contropiede.

Puo’ una squadra come il Lecce affidarsi solo al bel gioco? Non staremo trasformando l’avere un’identità precisa e il saper giocare a pallone in una sorta di estremismo?

Un po’ di astuzia in più non guasterebbe. In fase di uscita dalla zona di difesa, come ha detto il mister, ma sarebbe altrettanto importante usare la stessa scaltrezza quando si tratta di dover segnare a squadre molto più forti e in forma di noi. E si’, perchè il bel gioco porta i suoi frutti e magari compensa le differenze di valore tra le squadre, quando tutti gli anelli della catena sono ben saldi, non quando giochi con 2/3 giocatori a partita in condizioni fisiche deficitarie.

“Eccoli, sempre a criticare…” direte. Magari esageriamo, ma secondo noi non è un caso che l’unico calcio piazzato con la palla messa dentro l’area di rigore in sette partite ha portato al goal. E se il goal, invece di arrivare a fine partita, fosse arrivato sull’ 1 a 0, o sul 2 a 0? Certo l’Atalanta sarebbe stata meno al sicuro, si sarebbe scoperta per segnare o coperta per tenere il risultato. Magari avrebbe vinto lo stesso, ma per qualche minuto avrebbe perso il controllo della gara.

Si è detto “finalmente ci siamo sbloccati sui calci piazzati”, ma non sarebbe stato meglio usarli in modo diverso da una rimessa laterale in qualche altra occasione?

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