ATALANTA-LECCE: L’ESSENZIALE E’ (IN)VISIBILE AGLI OCCHI

Alla viglia di Atalanta–Lecce, visto l’effettivo riscontro avuto con le sconfitte casalinghe, la speranza di ogni supporter giallorosso salentino era quella che il proverbiale detto “non c’è due senza tre” si avverasse anche per le partite esterne. Dopo gli exploits con il Torino e con la Spal, infatti, quella contro gli orobici sarebbe stata la terza vittoria esterna consecutiva.

Spesso, invece, i detti son detti … e i fatti son fatti.

Oggi, purtroppo, questi ultimi “parlano” di un’affermazione dei bergamaschi con due reti di scarto che, oltretutto, sarebbe potuta sfociare in una goleada dal punteggio roboante. Una debacle per certi versi, inutile e impossibile negarlo, la partita e il risultato son sotto gli occhi di tutti.

Ma proprio questo è il punto.
“L’essenziale è invisibile agli occhi”, diceva il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry. Come a voler sottolineare quanto davvero siano soprattutto le mozioni dell’anima quelle alla base del nostro stesso essere, non solo tifosi ma esseri umani in generale.

Bisogna esser non solo pratici e realisti, ma anche introspettivi ed essenziali.
Non per soffrire giusto per il gusto di soffrire, ma per imparare a cogliere il valore autentico, per acquisire la capacità di saper scegliere con una propria identità, per condividere, costruire e vivere un percorso senza esserne solo spettatori.
Un percorso ostico, non facile, che, nel calcio come nella vita, abbia come punto d’arrivo la salvezza prefissata e, magari, come motto trainante il famoso “Less is more” dei vari L. Mies van der Rohe e Steve Jobs, che, letteralmente, vuol dire “meno è di più”.
Per i “di più”, che sostanzialmente in classifica son solo i punti, forse ci vorrebbero meno fronzoli, meno chiacchiere, meno … sì, sono tanti e tali i “meno” che son “di più”, che ciascuno potrebbe scriverne un trattato.
Quel che è certo, sostengono gli eroi di M. Mengoni, per continuare nelle citazioni, è che “se il gioco si fa duro, è da giocare … e torno a te, che sei per me l’essenziale”.

E in campo, col nostro Lecce, ci torneremo dopo la pausa.
L’importante, però, è che tutti insieme lo si faccia con la voglia di continuare a vivere, a giocare, da duri, “essenzialmente” occhi negli occhi, per la nostra grande, buona causa.

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2 Comments

  • Posted 10 Ottobre 2019 9:53 pm 0Likes
    by Graziano

    Bello rileggere una partita oltre il mero evento sportivo. Uno spunto di riflessione per la vita di ognuno.

    • Posted 11 Ottobre 2019 1:12 pm 0Likes
      by ulecce

      Siamo pienamente d’accordo! Tifare e seguire una squadra va molto oltre l’aspetto sportivo per tante ragioni.

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