LECCE-GENOA: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Lecce-Genoa, alla fine finisce con un pari la gara definita “vitale” da Liverani, ecco le pagelle del nostro Lecce a due volti.

Gabriel-us-lecceGABRIEL: 6,0

Ahi! Contro il Genoa arriva un errore da matita blu, uno dei pochissimi della stagione. In occasione del goal di Pandev che sblocca la gara, esce in modo troppo affannoso su Pinamonti (in netto fuorigioco), il sbaglia il rinvio e subisce il pallonetto dal macedone. Poi si riscatta con due grandi parate, una sullo stesso Pandev ed una su Agudelo.

andrea-rispoli-lecce
RISPOLI: 5,5

Il suo lato è in teoria quello meno rimaneggiato. Il recente affiatamento con Lucioni sembra pero’ perdersi nelle trame offensive genoane. Dal suo lato partono tutti i pericoli. Poco aiutato dal centrocampo. Nel secondo tempo migliora con tutta la squadra e arriva spesso al cross, ma mai in modo davvero pericoloso.

 

LUCIONI: 5,5

Una partita no. Senza il compagno di reparto, Rossettini è spesso mal posizionato e preso uno contro uno da Pandev. In Lecce-Genoa controlla e gestisce il reparto arretrato senza grossissimi affanni, ma sulla sua pagella pesa l’errore del rigore su Pandev. Ingenuo e sfortunato nell’occasione.

 

Cristian-dell-orco-us-lecceDELL’ORCO: 6,0

Non sfigura neanche da centrale. Tiene sempre la posizione e sembra interpretare il ruolo in modo abbastanza naturale. Dal suo lato, lo stesso di Calderoni, non arrivano grandi pericoli.

 

marco-calderoni

CALDERONI: 6,0

Nessun errore grave nella sua Lecce-Genoa, ma sulla sua pagella appena sufficiente pesa il fatto di risultare spesso impreciso nelle uscite e quando c’è da servire i compagni in attacco. Per il resto solita partita di sacrificio, cuore e corsa.

ZAN-MAJER-LECCE
MAJER: 5,5

Forse una delle prove peggiori dell’anno. Appena recuperato, lo sloveno, non sembra patire il Genoa dal punto di vista fisico, ma sembra non trovare i giusti tempi di gioco e le giuste misure col reparto arretrato. Molte palle perse e molto spesso in ritardo sui possessi incerti.

Jacopo-Petriccione-US-Lecce
PETRICCIONE: 7,0

Lecce-Genoa: nel primo tempo come per tutti pagelle horror. Anche lui non riesce ad impostare e spesso fa la scelta sbagliata, nella ripresa è un altro giocatore. Scatta la scintilla e incanta con geometrie, lanci, pressing. Rallenta e accelera a piacimento e contribuisce dando tempi e ordine fino al pareggio. Poi un po’ di frenesia.

Panagiotis-tachtsidis

TACHTSIDIS: 6

In forma, finalmente. Un cliente difficilissimo per i centrocampisti avversari mette sempre fisico e tecnica. Purtroppo nel primo tempo non riesce nel palleggio e perde tanti palloni. Nel secondo tempo, migliora. Ma le sue giocate non sono mai sufficientemente veloci.

Shakhov-us-lecce

SHAKHOV: 5,0

A dire il vero non ricordiamo granché della sua partita. L’impressione è che Shakhov quando gli gira può essere un giocatore prezioso e di talento, ma che quando non è al top il Lecce gioca con un uomo in meno. Il suo ruolo è troppo importante negli schemi di Liverani per schierarlo in queste condizioni.

Andrea-la-mantia-lecce

LA MANTIA: 6,5

Voleva vincere, voleva il goal. Lo voleva per confermarsi ad alti livelli e per i compagni. Questa volta non è arrivato, demerito principalmente dei compagni. Nel primo tempo pochissimi palloni giocabili. Nel secondo tempo la squadra sale e sfrutta al meglio ogni pallone che gli arriva, che sia con un contrasto, un fallo a favore, una sportellata, una conclusione a rete.

lecce-babacar-us-lecce
BABACAR 4,5

Ci dispiace, ma è il più negativo della gara, non gli riesce praticamente nulla, dal pressing, spesso fuori tempo, alle giocate. Liverani prova a farlo reagire non sostituendolo a metà gara ma se ne pente dopo 5 minuti. Si prende una meritata, ma severa, bordata di fischi all’uscita dal campo. Se non torna in condizioni accettabili, difficilmente riuscirà a dimostrare il suo valore (6 milioni di Euro) fino a fine campionato e se il Lecce dovesse salvarsi, con l’obbligo di riscatto, potrebbe portare ad una pesante minusvalenza.

DIEGO-FARIAS-US-LECCEFARIAS: 6,0

Entra al posto di uno spento Shakhov e conferma di poter essere uno di quelli che in A ci sa stare. Quando punta palla al piede è sempre panico per gli avversari. Tante incursioni ma a differenza delle scorse gare poco decisive. Indispensabile il suo ritorno al 100%.


Andrea-TabanelliTABANELLI: 7,0

Ma smettetela di criticare questo ragazzo ad ogni minimo errore. La Serie A se l’è conquistata sul campo e tra lo scetticismo dei tifosi. Tabanelli in A sta facendo una gran stagione ed è uno dei pochissimi a non aver ancora sbagliato una gara. Entra e porta qualità, quantità e segna un goal bello e meritatissimo. Il primo in A. Complimenti.

FILIPPO-FALCOFALCO: 7,5

Non è certo uno dei giocatori più continui, ma come avevamo detto a inizio campionato, quando è in palla spacca le partire. Velocità, tecnica, grinta. Quello che mancava al Lecce prima del suo ingresso. 40 minuti da nazionale, riuscisse a farlo sempre sulla sua convocazione non ci sarebbero dubbi. Goal capolavoro e assist al bacio. Anche lui poteva gestire un po’ meglio la doppia superiorità numerica.

LIVERANI: 6.0

Già prima di Lecce-Genoa aveva responsabilizzato tantissimo i ragazzi, che avevano sfigurato contro la Spal, sperando un risultato e pagelle migliori. Invece nel primo tempo è successo tutto di nuovo. In entrambe le partite le responsabilità sono in parte sue. Uno tra Farias e Falco doveva iniziare la gara contro il Genoa e contro la Spal si poteva schierare una formazione iniziale più rispettosa dell’avversario e dell’evento.

Avevamo detto attacco vs difesa. Solo che l’attacco era quello del Lecce e la difesa quella del Genoa. Nel primo tempo Liverani non ha la squadra in mano e i ruoli si ribaltano. Nel secondo tempo mette dentro i giocatori di qualità e il Genoa esce dal campo. Ma è troppo tardi.

Una sola attenuante. Continuano gli errori arbitrali e il rispetto che avevamo chiesto non è arrivato. Sul goal di Pandev il fuorigioco di Pinamonti è inspiegabilmente considerato passivo, il rigore di Criscito si doveva ripetere essendoci 2 giocatori in area al momento della battuta, il recupero del secondo tempo doveva essere almeno di due minuti in più.

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Filippo-falco-lecce

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