LECCE-SPAL: CON LA TESTA SULLE (SPAL)LE

Sì, dopo Lecce-Spal possiamo dirlo a voce alta, oltre ogni facile gioco di parole.

Tutti sappiamo bene cosa significhi avere la testa sulle spalle. Spesso racchiusa in un più sintetico “mi raccomando…” è l’esortazione che in adolescenza ha sempre chiuso ogni negoziazione con i nostri genitori.

Da una parte loro, che prendendo atto del nostro processo maturativo, si impegnavano a saper gestire la coltre d’ansia che li attanagliava. Dall’altra noi figli, che sentendoci più responsabili, ci impegnavamo a dimostrarlo, dapprima sapendo motivare le nostre ragioni, poi con una condotta buona ed affidabile.

Nel lungo percorso di crescita, poi, quell’avere la testa sulle spalle, reciprocamente ogni volta raccomandato e puntualmente promesso, è divenuto il sigillo del rapporto di amore e di interdipendenza tra genitori e figli.

Tra genitori e figli e, nel calcio come nella vita, tra tifosi e squadra del cuore, ovvero tra noi e il nostro Lecce. Lecce che, pur con degli assenti cronici , contro una squadra finalmente di pari valore sulla carta, ha dimostrato di avere una propria identità, sia di gioco che di squadra.

Non era impresa facileC’era da spingere sull’acceleratore ma, come in ogni altro contesto al di fuori dello stadio, avendo, appunto, la testa ben salda sulle spalle.

Così, i giallorossi, dopo aver pazientemente lasciato sfogare gli ospiti, si portavano in vantaggio con la trasformazione di un calcio di rigore sul finir del primo tempo. Al rientro in campo, i biancazzurri di Ferrara con l’acqua ormai alla gola, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trovavano il guizzo giusto per riequilibrare il match. Eppure non era sufficiente per gli estensi che, di fatto, vedevano nuovamente (Spal)ancarsi il portone della serie B una ventina di minuti dopo.

A circa metà della ripresa, infatti, un gran destro incrociato raso terra regalava ai leccesi la terza vittoria di fila, uguagliando così il record in serie A stabilito nella stagione 2003/04.

Un risultato straordinario, quello di Lecce-Spal, di nuovo conseguito sulla bella onda lunga dell’impossibile, figlio anche del grande entusiasmo che ha portato la gente a gremire il Via del Mare in un scontro diretto fondamentale.

Tuttavia manca ancora tanto alla fine del campionato. Per passare dalla luce della salvezza al buio della serie cadetta c’è solo il click di un interruttore da tre punti.

Per questo, mi raccomando Lecce nostro …

“tieni la testa sulle spalle e portati appresso una torcia elettrica”,

come diceva il mitico Bob Dylan!

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1 Comment

  • Posted 18 Febbraio 2020 6:36 pm 0Likes
    by sangel

    Mi raccomando Lecce, vai a Roma e bissa quella fantastica vittoria di 34 fa rimasta alla storia!

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