JUVENTUS-LECCE: SEGNALI DI FUMO

Nei nostri viaggi, chissà quante volte l’abbiamo constatato, non basta l’intenzione per arrivare a destinazione.   Occorrono anche una buona dose di determinazione e tanto, tanto, spirito di osservazione.

Che ci si muova per davvero, fisicamente, o solo interiormente, con mente e cuore, la strada non è mai tutta facile e scontata, nemmeno se guidati da un esperto navigatore.

Bisogna procedere caparbiamente, per tentativi e successive approssimazioni, passo dopo passo, tra errori ripetuti e frequenti cambi di rotta. Davanti alle numerose e talvolta apparentemente insormontabili insidie del percorso siamo chiamati a leggere oltre l’immediatezza di ciò che accade, così da riuscire a scorgere quei segnali che, ben interpretati, possono rinfrancarci e giustamente indirizzarci.

Atavici segnali di fumo, per esempio.

Simili, per certi versi, a quelli colti in Juventus-Lecce, testacoda da brivido della seconda giornata post lockdown coronavirus. Partita dal pronostico chiuso a favore dei padroni di casa, capoclassifica, ma, in realtà, inaspettatamente equilibrata per la prima mezz’ora, fino all’espulsione che ha lasciato in dieci i salentini.

Nel secondo tempo, poi, sotto di un uomo e di ben 572 milioni di Euro, come valore della rosa, per i nostri beniamini non c’è stata storia.

Quarta sconfitta consecutiva in saccoccia, dunque, con sempre almeno una quaterna di reti al passivo. Questa volta quattro a zero, senza neppure il gol della bandiera .  Indicatori chiari e inconfutabili di come dopo la ripartenza la nave giallorossa, più che prendendo il largo, stia prendendo fuoco, in una zona retrocessione sempre più cocente.

Come tifosi, però, nelle nuvole di fumo di Juventus-Lecce addensatesi sul desolantemente vuoto Allianz Stadium, vogliamo cogliere anche segnali d’impegno e di richiesta d’aiuto della squadra per rifarci, tutti insieme, nelle dieci finali che mancano al taglio del traguardo.

“Per arrivare al tesoro dovrai seguire i segnali. Dio ha scritto nel mondo il cammino che ciascun uomo deve percorrere. Dovrai soltanto leggere quello che ha scritto per te”

, scriveva Paolo Coelho nell’Alchimista.

Ed allora, Forza Lecce, noi per te ci saremo.  Anche se non sugli spalti, sì, noi ci saremo.

Perché alla fine, lo sappiamo, nel calcio come nella vita, sono la posizione e gli atteggiamenti che assumiamo col cuore quelli che man mano danno forma al nostro futuro.

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2 Comments

  • Posted 29 Giugno 2020 10:37 am 0Likes
    by sangel

    Speriamo che i segnali di fumo non nascondano qualcosa di bruciato, soprattutto dopo la sfida con la Samp, a dir poco decisiva!!

  • Posted 29 Giugno 2020 10:52 pm 0Likes
    by Graziano

    Non è sempre facile leggere ciò che è scritto quotidianamente per ognuno ma dando il giusto peso a ciò che oggi sembra negativo, si può sempre ripartire di slancio verso l’obiettivo prefissato.
    Forza Lecce, non mollare proprio ora!

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