Genoa-Lecce: le pagelle di ulecce.com e il migliore in campo (alla fine dell’articolo) scelto dai nostri follower su Instagram. A proposito, segui il nostro nuovo profilo e aiutaci a tornare forti come prima!
È finita. L’abbiamo detto due anni fa dopo la partita contro il Siracusa, l’abbiamo tutti pensato dopo il match point fallito contro il Padova. Guardando alla buona prestazione del Lecce e considerando il calendario, è davvero finita ?
Ecco le pagelle di Genoa-Lecce.
GABRIEL: 6
La sua partita scivola via senza grandi problemi fino a pochi minuti dalla fine quando Jagiello tira alla cieca. Ne esce un tiro velenoso che sbatte prima sul palo e poi sullo sfortunato Gabriel, finendo in porta. Goal e Genoa a +4. Il tiro non era irresistibile ed è sembrato che Gabriel ci potesse arrivare. Piuttosto il portiere giallorosso sembrava l’avesse “battezzata” fuori.
DONATI: 6,5
Vuole vincere, forse più di tutti. Da quando è arrivato ha dato anima e corpo per la salvezza dei giallorossi. Si parla tanto di onorare la maglia e, secondo noi, Donati incarna al 100% questo principio. Se poi oltre a questo sei sempre al posto giusto nel momento giusto (quasi sempre: vedi primo goal genoano)… difficile che resti a Lecce dopo queste prestazioni.
LUCIONI: 6
Più concentrato del solito, ma leggero sul primo goal di Sanabria. Gioca una buona gara come tutta la squadra.
PAZ: 6
Qualche fallo di troppo in zone critiche del campo. A questo punto sembra essere il vero difetto del neo difensore giallorosso. Irruenza a parte, anche lui mostra di poterci stare in questo Lecce.
DELL’ORCO: 5
È lui a creare l’handicap di turno. Palla persa in modo grossolano al minuto 7 e via che si parte da 1-0 per loro. Recupera e gioca una buonissima gara, ma in partite di questo genere, questi errori sono ingiustificabili. La squadra ne risente fisicamente e mentalmente (vedi rigore di Mancosu).
PETRICCIONE : 6-
Anche in questa gara mostra di essere tornato sui livelli della serie B. Gioca in modo pulito e con i tempi giusti. Poi si fa ammonire (e squalificare) in modo piuttosto ingenuo, con un fallo a centrocampo con tutta la squadra schierata. Non ci sarà con il Brescia.
BARAK: 7
Qualità e finalmente anche qualità. La palla con lui è sempre al sicuro. È il giusto elemento a dare sostanza e profondità alla manovra del centrocampo. È ovunque, fa almeno 3/4 tiri verso la porta di Perin, ma non è fortunato.
MANCOSU: 6
Il capitano ha finito la benzina, ma è comunque uno di quelli che corre e si danna di più. La pressione dopo l’ennesimo regalo che ci fa partire rincorrendo e la voglia di salvare il Lecce, lo condizionano sicuramente sull’errore dal dischetto. Non demorde e il goal del pareggio è suo. Sembrava si stesse per scrivere un’alta favola, ma non è andata cosi’. Alla prossima.
SAPONARA: 5,5
Poche idee e ben confuse. Da sempre l’impressione di poter essere un giocatore mostruoso (per la dimensione del Lecce), ma raramente riesce ad andare oltre alle aspettative. Gioca una gara dignitosa, ma niente di più.
FARIAS: 6,5
Meno concreto del solito, ma dimostra di tenerci. Non sappiamo se al Lecce, al mister o alla sua carriera, ma sta di fatto che lotta su ogni pallone come un dannato. Il goal pero’ ancora non arriva.
BABACAR: 5
Quante volte si è detto del vero Babacar… ma quante volte si è visto? Mai. O quasi. Per carità anche lui ha tirato la carretta in questo periodo post-covid. È sicuramente uno di quelli che ci ha messo più voglia e impegno, ma tra una tenuta che raramente ha superato i 50 minuti e un infortunio a partita (salvo immediato recupero per la successiva), non ha mai veramente tirato fuori il Lecce da un problema.
LAPADULA: 6,5
Qual è il compito di un attaccante? Fare goal. È vero il goal non l’ha fatto, ma l’ha servito su un piatto d’argento al capitano procurandosi subito il rigore del pareggio dopo il subentro al posto di Babacar. Non è un goleador, ma sa come vincere le partite insieme alla squadra.
FALCO: 5
Continua inesorabile la discesa del fantasista giallorosso, da inaspettato (e immotivato) candidato alla rosa degli azzurri a meteora anche in giallorosso. Le sue prestazioni post Lecce-Sassuolo sono state quasi tutte negative o certamente non decisive.
LIVERANI: 5,5
Tanti elogi, ma la vita è fatta di risultati, non di buoni tentativi. Anche contro il Genoa abbiamo perso e non dovevamo perdere. Anzi, proprio per le qualità espresse in campo, DOVEVAMO vincere.
Pronti via, errore di Dell’Orco. Sfortuna? Mah… se succede in ogni gara più che sfortuna sembrerebbe. Petriccione, Majer, Tachtsidis, Lucioni, Rossettini, Rispoli, Dell’Orco… ma quanti se ne sono susseguiti partita dopo partita? Qualcuno mai si assumerà la responsabilità dell’approccio alla gara sbagliato sistematicamente?
Poi il Lecce gioca bene, anzi benissimo. E allora perché ha perso?
Ragioniamo bene su come è arrivato il raddoppio genoano. Forcing offensivo, palla a Jagiello. Il Lecce è alle corde, il pressing è blando. Non pressato, il genoano tira in porta alla cieca (per non dire alla c…), la palla passa, goal.
Il Lecce faticava già da un po’, il Genoa invece sembrava aver trovato nuove energie. Beh, abbastanza naturale. Nicola aveva effettuato 3 cambi, il Lecce solo uno (e nel primo tempo).
Perché non dare fiato, energie, pressing con Majer, Tachtsidis, Rispoli, Vera, Meccariello e Shakhov ancora in panca? Perché tenere in campo Farias, Mancosu, Petriccione, Saponara esausti? Perché dire per mezzo campionato di avere pochi giocatori utilizzabili e poi non utilizzarli quando si ha la panchina strabordante? Magari non avremmo vinto, ma con qualche energia in più il pareggio l’avremmo probabilmente portato a casa.
Detto questo abbiamo detto che la vita è fatta di risultati, quindi è presto per tirare le somme. L’avessimo fatto dopo le partite con Siracusa e Padova avremmo fatto una figuraccia. E quindi aspettiamo e speriamo che il mister ci zittisca tutti di nuovo.
BARAK: 60% DEI VOTI
