VIRTUS ENTELLA – LECCE: DALLA BOLLA ALLA BOTTE

In questo tempo strano di coronavirus, di momenti in cui, volenti o nolenti, ci siamo sentiti avulsi dalla realtà che ci circonda, tutti, purtroppo, ne abbiamo fatto e ne facciamo ancora, esperienza profonda e particolare.

Con la mente e col cuore ovattati, distaccati dal contesto. Per un istante, o per delle giornate intere, quasi perdiamo il senso del tempo e dello spazio. Ci ritroviamo fragili e indifesi a fluttuare. Sospesi in aria, come in una bolla.

Una volta riusciti a venirne fuori, però, è come se noi, di quella bolla, ne fossimo diventati provetti guidatori. Come se quei periodi di debolezza fossero, tutto d’un tratto, divenuti i nostri più stretti punti di forza. D’altro canto, lo diceva anche San Paolo,

“Quando sono debole, è allora che sono forte”.

E’ stato così pure per il nostro Lecce, che nella cosiddetta “bolla” di isolamento ci è stato per davvero, causa alcune riscontrate positività al Covid. Tutta la settimana precedente Virtus Entella – Lecce, infatti, posticipo serale della domenica, valevole per la settima giornata di Serie B,  i salentini son rimasti in ritiro come da protocollo sanitario. Dunque, la “voglia di uscire dalla bolla e fare una gran partita”, per detta dello stesso allenatore, era proprio tanta.

Per la verità, in campo la si è vista subito. Anche se per sbloccare la partita, i giallorossi ci impiegavano quasi tutto il primo tempo, quando sul finir dello stesso, ci riuscivano con un cross pennellato al centro dalla destra e affondato di testa in rete.

Nella ripresa, invece, bastavano appena un paio di minuti per raddoppiare il vantaggio, con una perfetta ripartenza finalizzata in gol con una conclusione a giro, di piatto destro sul palo più lontano. I padroni di casa non ci stavano e provavano a raddrizzare la partita, accorciando subito, con un colpo di testa insaccato millimetricamente, col telecomando. Questa volta, comunque, nessun dubbio che per i nostri finisse tutto bene.

Anzi, finisse in goleada, addirittura. Giacché, grazie alla consueta trasformazione con saltello dagli undici metri, concessa dall’arbitro per un fallo di mano sulla riga di porta, ristabilivano velocemente la doppia distanza. Con i biancocelesti liguri rimasti pure in dieci nel frangente. Colpivano di nuovo, poi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e di nuovo ancora, allo scadere del recupero, schiacciando di testa in diagonale sull’incrocio dei pali opposto.

Virtus Entella – Lecce, quindi, finiva con la seconda vittoria consecutiva per il Lecce, con un sontuoso uno a cinque esterno che non lascia dubbi sulla differenza tecnica e di motivazione tra le due compagini. Non lascia dubbi, soprattutto, sul posto sicuro che i nostri possono occupare in pianta stabile nelle zone nobili della classifica, per tutto il prosieguo del Campionato.

Come a dire che, nel calcio come nella vita, spesso, per un verso o per un altro, ci si può ritrovare confinati in una bolla che è un po’ come una delle tante di bolle sapone uscite da una cannuccia.

“Come le Bolle di Sapone … bing … se soffi piano vengono da sole”,

canta il grande Vasco.

Se soffi forte, però … se soffi forte, ci credi e ce la metti tutta, convinto dei tuoi mezzi … dalla bolla di sapone alla botte di ferro, il passaggio è presto cosa fatta!!!

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1 Comment

  • Posted 13 Novembre 2020 10:16 pm 0Likes
    by Linda

    E dunque complimenti al Lecce che dalla bolla fluttuante è uscito più forte e vittorioso!
    La speranza era quella anche per noi “Umani” ma……. la fusione aumenta e quello che speravamo fosse un momento per tutti di riscoperta dei valori, delle cose semplici, del rispetto del prossimo e del pianeta non è poi stato così e puntualmente torna tutto uguale o peggio.
    Il principio secondo cui si gioca la partita della vita reale rimane sempre il “fotti compagno”.
    Sarebbe bello prendere esempio da questo Lecce e cercare di uscire dalla bolla da “provetti guidatori”, più vogliosi di impegnarci a ricostruire la “nostra” botte di ferro.
    Scusa Pj forse mi sono dilungata troppo, ma i tuoi articoli, sono così profondi che mi fanno perdere nei meandri dei miei pensieri 😊

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