REGGIANA-LECCE: LA PARTITA PERFETTA

La partita perfetta. Quella che alla vigilia di ogni tuo impegno importante ti ritrovi a giocare nei sogni più belli. Quella che, invece, nella realtà, bene che vada, arrivi solo a sfiorare. Perché “la perfezionescrive D’Avenia –

è sempre a un gradino dalla perfezione.” 

Un gradino, a dir il vero, che per il nostro Lecce, prima di Reggiana-Lecce, assumeva più verosimilmente i contorni di un vertiginoso costone roccioso. Eppure, sorprendentemente, è riuscito a scalarlo col piglio dei tempi migliori, per la gioia di noi cuori leccesi presciati. Al “Mapei Stadium – Città del Tricolore”, posticipo “Sunday night” valevole per la ventisettesima giornata, ottava di ritorno, del Campionato di Serie B.

Gara del senza storia sin dalle primissime battute. Dopo aver preso le misure al quinto minuto, con una conclusione finita a lato di qualche centimetro, al quindicesimo i giallorossi mettono la freccia. Plateale atterramento all’interno dell’area emiliana e ineccepibile fischio del penalty. Freddo calcio dagli undici metri, portiere da una parte e pallone in fondo al sacco dall’altra. La Reggiana non reagisce, ma resiste. Solo altri quindici minuti. Poi si sgretola allo scoccare della mezz’ora con un micidiale uno-due. Anzi, due-tre. Dapprima sugli sviluppi di un corner, respinta corta della difesa e missile terra-aria dal limite che sfonda per la seconda volta la rete, all’incrocio sul primo palo. A seguire, trascorsi due minuti appena, ancora battuta dalla bandierina, penetrazione in area di rigore sulla destra e cross dal fondo a tagliare sul palo opposto. Controllo di sinistro e comoda trasformazione con lo stesso piede a porta praticamente sguarnita. Per il primo tempo può bastare così. Esattamente come all’andata i granata rientrano negli spogliatoi per l’intervallo con ben tre gol sul groppone.

Nella ripresa, ottavo minuto, espulsione per doppia ammonizione e padroni di casa addirittura in dieci. Il match si fa ancora più agevole per la squadra salentina che a dieci minuti dalla fine completa l’impresa. Spinta in area, secondo rigore di serata e ancora una volta estremo difensore reggiano inesorabilmente spiazzato. Così cala il sipario. Reggiana-Lecce termina col punteggio di zero a quattro per i nostri, che concludono dominando, senza aver mai subito neanche un tiro in porta in tutto l’arco dell’incontro.

Sì, “neanche un piccolo difetto

– canta il grande Vasco

– praticamente perfetto”

, non c’è che dire. Un poker che fa il paio con il clamoroso sette a uno dell’andata. Come a dire che se quest’anno l’avversario si chiamasse sempre Reggiana già saremmo formalmente in serie A, con anche il record di marcature realizzate. Nel calcio come nella vita, però,

la perfezione si raggiunge non quando non c’è più niente d’aggiungere

scriveva Antoine de Saint-Exupéry

ma quando non vi è più niente da togliere.”

E da togliere, caro Lecce nostro, ci sono ben altre undici giornate di Campionato.

“E allora di’ che cosa vuoi

proseguiva Vasco –

e da chi …”

e forse lui non lo sa … ma noi cosa vogliamo e da chi, lo sappiamo bene!

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1 Comment

  • Posted 13 Marzo 2021 2:32 pm 0Likes
    by Graziano

    La perfezione si può raggiungere solo con l’impegno, il metodo e la perseveranza e non esime dal ricadere nell’errore…
    Ciò detto, grande prestazione dei nostri! Ma un singolo evento non deve farci erroneamente pensare che siamo prossimi all’Olimpo.
    Quindi ok all’entusiasmo che ci ha dato questa partita ma testa e cuore al campionato che è ancora aperto!

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