SOGNO E(‘) REALTÀ

Vi è mai capitato di svegliarvi la mattina all’improvviso e dover aspettare qualche minuto prima di riuscire a capire dove ci si trovi?  Poi, nel dubbio, di richiudere gli occhi per un altro po’ e immaginare di continuare la storia vissuta nel sogno come se viverla così, fosse possibile per davvero? Probabilmente sì, la domanda “è sogno o realtà?” ce la siamo rivolta spesso. Ad occhi chiusi, socchiusi o a volte anche del tutto aperti.

Ebbene, noi cuori leccesi presciati, di certo ce la siamo posta in occasione di Lecce-Chievo. (Una sfida su piani alti di classifica, valevole per la ventottesima giornata, nona di ritorno, del Campionato di Serie B

Al Via del Mare, per i 113 anni dalla nascita del calcio in città, che si compiono il 15 marzo, i giallorossi scendono in campo con una bella maglia celebrativa. Quella tutta rossa con numeri e finiture gialle, con cui furono giocati i campionati 1978/79 e 1979/80.

Maglia amarcord onorata come meglio non si poteva sin dalle primissime battute di gioco. Pressing alto, possesso palla, attenzione e cura dei passaggi. Proprio come lo splendido assist di tacco per la staffilata di sinistro, da appena dentro l’area, che già al nono minuto squarcia rete e risultato. Gli ospiti, però, reagiscono e al ventiduesimo, su calcio d’angolo, con un secco colpo di testa sotto la traversa, riagguantano il pareggio. L’equilibrio comunque dura poco, pochissimo, giusto tre minuti. Ancora sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina i nostri tornano in vantaggio, questa volta con un potente destro fulminante. Al trentottesimo l’allungo giallorosso. Micidiale ripartenza e diagonale chirurgico che sbatte sul palo interno senza lasciare scampo all’estremo difensore gialloblù. Un’altra manciata di minuti, azione corale, cross dal fondo e colpo di testa vincente nel cuore dell’area veneta. Poker servito. Secondo consecutivo in meno di una settimana. Il primo tempo da sogno si conclude qui.

Alla ripresa, neanche dieci minuti e il Chievo a sorpresa accorcia le distanze con un calcio di punizione dal limite che si infila rasoterra in rete, beffando una barriera salentina ballerina. Un trillo di sveglia che sembra volerci riportare alla realtà. Un trillo che, l’esperienza insegna, non giunge mai da solo. Cinque giri di lancette e rigore da incubo in favore dei clivensi. Calcio alto, per fortuna, alle stelle. E alla sveglia. Il risultato non cambia più. Lecce-Chievo termina sul punteggio di quattro a due, il sogno continua.

D’altro canto, “non è forse tutta la vita un sogno?“

si chiedeva Arthur Schopenhauer. 

Sì, sogno e realtà sono due pagine dello stesso libro. Quello che tutti noi scriviamo ogni santo giorno ininterrottamente. Nel calcio come nella vita, infatti,

“sono sempre i sogni a dare forma al mondo

canta Ligabue  –

sono sempre i sogni a fare la realtà.“

Una realtà, caro Lecce nostro, che prima di Lecce-Chievo era a soli quattro punti dal sogno.  E che ora … ora è proprio lì davanti che ti Aspetta!

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2 Comments

  • Posted 15 Marzo 2021 6:03 pm 0Likes
    by sangel

    Simu leccesi core presciautu! E, allora, avanti Lecce, che il sogno diventi realtà!

  • Posted 17 Marzo 2021 1:52 pm 0Likes
    by Linda

    La scorsa partita è stata una sorpresa, ma ora si comincia a sognare! E data la triste realtà che stiamo vivendo meno male che almeno il Lecce fa sognare. Perciò non preoccupiamoci dei fallimenti pregressi ma di cosa è ancora possibile fare e quindi chiudiamo gli occhi e continuiamo a sognare!

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