Proviamo a fermarci un attimo. Chiediamoci quale sia la nostra postura nelle cose che facciamo. Se ci poggiamo più con la testa o più col cuore. Se siano più le volte in cui ci ritroviamo col cuore oltre l’ostacolo, in gola o in mano, oppure quelle in cui abbiamo la testa sulle spalle, tra le nuvole o sotto la sabbia. Alla fine della lunga conta, forse, staremo ancora cercando la risposta.
Di sicuro, invece, una risposta in questo senso possiamo darcela noi, cuori leccesi, pensando a Venezia-Lecce.Una sorta di spareggio al vertice, valevole per la ventinovesima giornata, decima di ritorno, del Campionato di Serie B.
La fibrillazione, allo Stadio “Penzo”, inizia subito, trascorsi una decina di minuti. Su profondo cross dalla sinistra, errato disimpegno della difesa lagunare e giallorossi in vantaggio con una mezza girata di sinistro dal cuore dell’area di rigore. I padroni di casa reagiscono, ma la difesa salentina regge. Per lo meno fino agli ultimi trenta secondi dell’unico minuto di recupero del primo tempo, quando su corner tagliato viene colta in controtempo. Deviazione sfortunata nella propria porta ed è classico autogol. Al riposo negli spogliatoi si va in parità, sull’uno a uno.
Venezia-Lecce, dunque, nonostante qualche naturale patema d’animo sul finale, si conclude col punteggio di due a tre. Una vittoria pesante, la terza consecutiva. A dimostrazione che
“una buona testa e un buon cuore
sono sempre una combinazione formidabile”.
Una combinazione formidabile e infinita che con le sue innumerevoli sfaccettature ci coinvolge tutti indistintamente. Nel calcio come nella vita, indipendentemente da dove ci si trovi. Sul rettangolo di gioco o a casa sul divano. Sugli spalti dello stadio (un tempo, quando si poteva) o sugli spalti della nostra quotidianità e del nostro sogno.
Ed allora forza, caro Lecce nostro, continua così, non ti fermare. Ora più che mai,
“you’re just like a dream
and ooh, ooh, ooh, oh You set my head and heart on fire”.
Ovvero, tradotto in italiano, sei proprio come un sogno e hai dato fuoco alla mia testa e al mio cuore.
Oppure, ancora, per dirla alla leccese, tutti insieme … simu fore de capu e core presciatu!!!
2 Comments
by Linda
“Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà” cantava cenerentola😅 Ed è vero a quanto pare. Ci devi mettere si’ la testa nelle cose….ma soprattutto il cuore e crederci davvero. E mi pare che la squadra leccese lo stia facendo alla grande. Crederci sempre…arrendersi mai! E ora per dirla alla Pj caro Lecce ” The show must go on”.💪
by Graziano
Contentissimo per la prestazione del nostro Lecce! Darà tanto morale dopo l’ultimo momento buio di qualche tempo fa che aveva oscurato il cammino. Ora testa e cuore alla prossima sfida! Ma non abbassare mai la guardia, la strada è ancora lunga! 😉