LECCE-CITTADELLA: COL FIATO SOSPE(R)SO

Spesso non gli diamo il giusto valore, o meglio, non ci facciamo caso.

Forse per il fatto che ci viene in “automatico”, diciamo così. Eppure, il fiato non solo ci mantiene vivi, ossigenandoci mente e cuore, ma, anche, parla di noi, racconta di noi. Racconta dell’ampiezza e della profondità delle nostre esperienze di vita.

Anzi, di più, il fiato ci rivela, rivelandosi. Quando si articola in una parola e non vogliamo sprecarlo con chi non c’è verso che ci ascolti. Quando si concentra in uno sforzo e ci resta corto dopo uno scatto. Quando si condensa in una sorpresa, in un’emozione, in un luogo e lo teniamo sospeso, so-speso o sos-perso. Nel senso che lo tratteniamo, come fosse un “cashback”, nell’attesa di saperlo spendere bene, talvolta finendo, invece, col rimanerne persino senza.

A tal proposito,

“c’è un posto nel mondo

– scriveva Ada Merini

dove il cuore batte forte e rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.”

Quel posto, per noi cuori leccesi ha anche un nome, che solo a pronunciarlo… (respiro profondo e pausa di lettura) … mozza il fiato: “Via del Mare”.

Dove, alla ripartenza dopo la sospensione causa covid, purtroppo mozzafiato davvero, è di scena Lecce-Cittadella. Partita valida per la trentacinquesima giornata, sedicesima di ritorno della Cadetteria. Già nelle premesse, tutta da vivere in apnea, quale prima del filotto di “ultime quattro” in soli dieci giorni.

Fiato alle trombe , quelle degli ultras riunitisi fuori lo stadio per incoraggiare la squadra e Lecce subito in avanti. E’ il Cittadella, però, superato di poco il quarto d’ora, a sbloccare il risultato con un tiro-gol fotocopia di quello incassato dal Vicenza la partita scorsa. Controllo dal limite e calcio in libertà, solita, purtroppo, deviazione sfortunata e parabola che spegne il suo tracciante in fondo al sacco salentino.  Rabbiosa e tutta d’un fiato la reazione giallorossa. Trascorrono giusto una decina minuti, bella progressione, micidiale destro da appena dentro l’area di rigore veneta e il pareggio è cosa fatta. A seguire, un paio di ottime occasioni e una rete annullata per fuorigioco danno solo l’illusione del sorpasso. A riprender fiato negli spogliatoi si va comunque sull’uno a uno.

Nel secondo tempo, invece, sono gli ospiti a riportarsi subito in vantaggio, dopo appena un paio di giri di lancette d’orologio. Discesa sulla destra, controllo ad accentrarsi e delizioso sinistro a giro che termina nel sette, sul palo più lontano. I giallorossi non demordono. Riprendono a macinare campo, oltretutto con l’innesto di forze fresche per provare a spezzare il fiato. E la difesa patavina. Ma le speranze di un altro clamoroso aggancio si infrangono sul palo esterno poco prima del sessantesimo. Al contrario, nel primo dei cinque minuti di recupero sono i granata a sprintare sul traguardo. Veloce ripartenza sulla sinistra, passaggio a rimorchio al centro e colpo vincente d’esterno collo che impacchetta il risultato.

Lecce-Cittadella termina uno a tre. Dunque, seconda sconfitta casalinga consecutiva per i nostri, cosa che in serie B non accadeva da quasi quindici anni. Eppure, per via degli altri risultati, in graduatoria siamo ancora al secondo posto in solitaria, sebbene col fiato sul collo degli avversari. Tanto s’è capito, ormai, che per tutti, tra soste e riprese compattate, ogni volta, può succedere di tutto, contro chiunque. Ogni partita fa storia a sé.

Per questo, caro Lecce nostro,

”trattengo il fiato in questo mare di parole

canta Emma

quanto basta per non pensare …”

Per non pensare a ciò che potrebbe succedere nelle prossime tre finali di stagione.  Tuttavia, nel calcio come nella vita, per quanto si possa trattenere, prima o poi si deve lasciar andare. E’ necessario per non restare soffocati. Ebbene, lasciamo andare ogni paura, rabbia o delusione e ripartiamo con quanto fiato abbiamo in corpo, “nella consapevolezzaafferma convinto Mister Corini –  che il Campionato è aperto e ancora lì da vincere!”

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1 Comment

  • Posted 3 Maggio 2021 9:19 pm 0Likes
    by Graziano

    Purtroppo, come già accaduto in passato, lo stop del campionato a noi nuoce e non poco. Avevamo preso un bel ritmo…
    Ora riprendiamo fiato, ossigeniamo mente e gambe e ripartiamo speditamente.
    Ce la possiamo fare! Il secondo posto ci potrà garantire un piccolo vantaggio.
    Poi, se tutto andrà bene, sarà una roulette russa! 😉

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