LECCE-REGGINA: PREMENDO RESET

Ci sono momenti forti, cruciali, decisivi. Ti senti perso e allo stesso tempo ritrovato. Per quanto ti sforzi di cambiare, di capire quale posizioni da assumere, non c’è verso. Si allontana l’obiettivo da raggiungere. Ma ti ricordi, qualcuno ti ricorda, che tu vali di più, comunque, sempre. A prescindere.

E senti allora

– verseggiava Eugenio Montale

se pure ti ripetono che puoi fermarti a mezza via o in alto mare, che non c’è sosta per noi, ma strada, ancora strada, e che il cammino è sempre da ricominciare.”

Sì, il cammino è sempre da ricominciare. E, lungo il cammino, c’è sempre da lottare. “La vita può non essere sempre giusta … … ma penso anche che non debba mai mancare il coraggio, il coraggio di affrontare ogni tipo di avversità che la vita ci mette davanti.” E’ un manifesto esemplare, per noi cuori leccesi e non solo, quello del nostro Capitano Marco Mancosu. Lui ha già vinto. Prima ancora di scendere in campo al Via del Mare per Lecce-Reggina .

Penultima gara della “regular season” di serie B, valida per la trentasettesima giornata. Una tipica da “dentro o fuori” gli obiettivi di stagione. Ossia, rispettivamente, promozione diretta e accesso alla griglia dei playoff.

La partenza, infatti, è davvero scoppiettante. Al settimo la Reggina è già in vantaggio. Palla al centro col contagiri e piattone forte, al volo, ad insaccare. Veemente la risposta del Lecce. Al quarto d’ora, uno-due pazzesco, prima di testa su assist al bacio del capitano e poi con tap-in, su corta respinta del portiere. Punteggio ribaltato.  L’inerzia sembra quella giusta, per i giallorossi. Invece, altri dieci minuti circa e gli ospiti riequilibrano lo score. Profondo rilancio degli amaranto, percussione in area e tiro vincente a cucchiaino, anche questo su respinta corta del portiere. Nel finale di primo tempo potrebbero addirittura controsorpassare, ma, buon per noi, il tiro a porta vuota termina clamorosamente alto, sopra la traversa.

Nella ripresa le occasioni si contano sulla punta delle dita di una mano, oltretutto più nitide quelle in contropiede dei calabresi. Il ritmo cala alla distanza di pari passo con l’aumento di attenzione verso le notizie provenienti dagli altri campi. E così, il risultato non muta più.

Lecce-Reggina termina due a due. Un pareggio che in sostanza non serve a nessuna delle due compagini. Addio promozione diretta, dunque. “Ora si azzera tuttocommenta a caldo il nostro Capitano abbiamo solo un piccolo vantaggio nei playoff”, avendo già la certezza di conseguire almeno il quarto posto.

Si azzera tutto, veramente. Per “non ricordare niente dal passato

– canta il rapper Gionny Scandal  

ricominciare premendo reset”.

In ogni caso, presto o tardi, “reset” lo si deve premere, nel calcio come nella vita. E’ necessario, anzi, è inevitabile resettare. Non per cancellare quello che sei stato, ma proprio per averne percezione, sentirti perso e allo stesso tempo ritrovato. Per pulire, riordinare quanto ti è accaduto e liberare tempo e spazio al nuovo che vuoi essere.

Allora, forza, caro Lecce nostro, premilo quel tasto, non tardare. Si allontana l’obiettivo da raggiungere. Ma è lì e possiamo ancora prendercelo.  E ricorda: tu vali di più, comunque, sempre. A prescindere.

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1 Comment

  • Posted 13 Maggio 2021 10:26 am 0Likes
    by Lucia77

    “Resettare” in sostanza vuol dire decidere di mettere un punto. E da lì ripartire, ricominciare, percorrendo strade nuove. Se poi si compie ogni piccolo passo mettendoci passione e cuore, allora qualunque risultato finale non sarà mai una sconfitta.

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