EMPOLI-LECCE: NEL CAMPO DI MEZZO

Ora travagliato e contrastato, ora conciliante e tollerante, il nostro quotidiano è sempre un perenne campo di battaglia buona.

Un campo, per così dire, di mezzo, tra il già realizzato e il non ancora. Tra il passato-presente dell’accaduto e il presente-futuro del tutto può succedere. E’ il campo della partita della vita.

E per noi, cuori leccesi, anche quello di Empoli-Lecce, ultimo atto della stagione regolare dei Cadetti. Contro la capolista del torneo, da tempo ormai promossa in serie A, i fili d’erba del “Castellani” trasudano il vissuto di tutto il campionato giallorosso.  Un concentrato misto di ricordi zuppi di gioie e dolori per quel che è stato e di speranze intrise di attese e aspettative per i playoff che di sicuro ci saranno. Se la gara in sé non assume i contorni della mera formalità, poco ci manca. Per l’Empoli si tratta di conservare l’imbattibilità casalinga, per il Lecce quella di raggiungere un eventuale terzo posto. Motivazioni tutto sommato relative per entrambe le squadre.

La prima ventina di minuti, infatti, risulta praticamente “non pervenuta”. Poi, alla prima vera occasione, il Lecce passa in vantaggio. Cross profondo ad allargare sulla destra, sponda di testa al centro e mezza girata di destro a gonfiare la rete. L’Empoli si scuote, prende le misure un paio di volte sul finale di frazione e dopo l’intermezzo parte alla riscossa.

Gli bastano una manciata di minuti del secondo tempo per il famoso “gol dell’ex”, un classico del calcio. Pennellata a spiovere nel cuore dell’area di rigore, schiacciata di testa a piegare i polsi del portiere. E’ parità. Parità che vacilla qualche minuto dopo. Come vacilla il palo della porta empolese su potente bordata giallorossa. Al minuto sessantanove, però, sono proprio i locali a dare il colpo di grazia al match. Percussione personale dai quaranta metri, forata la difesa salentina, fendente dritto per dritto in fondo al sacco nell’angolino basso. Empoli-Lecce finisce sostanzialmente qui.

Due a uno per i toscani che con diciannove successi su trentotto gare salutano alla grande la serie B. Quarta sconfitta, invece, nelle ultime sei per i giallorossi che da quarti in graduatoria restano nel campo di mezzo dei playoff, palpitando tra attese e aspettative.

Certo, nel calcio come nella vita,

le aspettative sono la radice di tutte le angosce”

, asseriva William Shakespeare. E, per certi versi, è vero. Quando perdiamo contatto con la realtà. Dimenticando da dove siam partiti, mettiamo su scenari immaginari in totale autonomia. Così, piuttosto che riordinar le idee, per capire meglio cosa fare per arrivare, aspettiamo, anzi, quasi pretendiamo, che le cose prendano da sole quella direzione che ci porti al risultato.

Per questo, caro Lecce nostro, noi ora, in questo campo di mezzo, vogliamo giocarcela di attesa.

” Perché da sempre l’attesa è il destino di chi osserva il mondo con la curiosa sensazione di aver toccato il fondo senza sapere se sarà il momento della sua fine o di un neo rinascimento

cantava Giorgio Gaber

c’è un’aria stranamente tesa e un gran bisogno di silenzio. Siamo tutti in attesa.”

Sì, perché solo chi ama attende. Perché l’Amore vero lo si misura dalle Attese.

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2 Comments

  • Posted 14 Maggio 2021 5:06 pm 0Likes
    by sangel

    Per come stava messo a poche giornate dal termine, si poteva sperare di più, ma tutto sommato, forse, è giusto così. Un in bocca al lupo per i playoff, sperando che si concludano nel modo che tutti ci auspichiamo. Se così non fosse, comunque, non farne un dramma, ma affrontare il prossimo campionato da protagonista e facendo tesoro degli errori commessi.
    FORZA LECCE!

  • Posted 16 Maggio 2021 9:43 pm 0Likes
    by Graziano

    Stagione regolare terminata…finalmente.
    Ora chiudiamo questo capitolo e apriamo quello che ci può portare nella massima serie.
    Vediamo, ci servirà un po’ di fortuna per affrontare questa roulette russa ma occorrerà tanta tanta fame di A.

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