LECCE-MONZA: UNA QUESTIONE DI VOGLIA

L’aveva detto Mister Baroni  alla vigilia: “col Monza, voglia e dovere di fare prestazione di alti contenuti fisici e mentali”.

Già, voglia. Voglia, prima di tutto. Aver voglia di volere. Perché ci sono cose che dobbiamo fare comunque, talvolta anche per dovere. Ma pure la più semplice, e quindi potenzialmente più stimolante, diventa, invece, la più noiosa e complicata, quando fatta controvoglia. Sul risultato, sulla qualità e sui tempi del nostro operato, tante volte è proprio la voglia a fare la differenza. Spesso generata da una ritrovata autostima, di quest’ultima è a sua volta generativa.

La voglia, quella sana e santa, di vincere e di vivere, nel calcio come nella vita, ci rende più forti nelle difficoltà. Diventa la nostra migliore alleata nella ricerca di motivazione, continuità e forza di volontà.

Lo spirito, la voglia di vincere, e la voglia di eccellere sono le cose che durano

affermava il famoso allenatore di football americano Vince Lombardi

– Queste qualità sono molto più importanti degli eventi che accadono.”

Degli eventi che accadono a noi cuori leccesi, per l’appunto uno è Lecce-Monza. Una questione di voglia già prefigurata dal nostro Mister, l’anticipo serale di apertura della settima giornata del Campionato di Serie B. Un big match tra compagini accreditate alla vigilia del torneo come due assolute protagoniste. Entrambe, però, interpreti di una partenza poco brillante. Salentini, tuttavia, in decisa rimonta con tre successi consecutivi. Brianzoli due lunghezze sotto, ma imbattuti negli ultimi sette scontri diretti in cadetteria, l’ultimo dei quali, l’anno scorso, quello del sostanziale addio alle nostre speranze di promozione diretta in serie A.

Al Via del Mare, sugli spalti numeri da record assoluto stagionale di presenze, con circa 8.500 spettatori, senza contare gli ultras accorsi nel pomeriggio sotto l’albergo, per invogliare la troupe giallorossa. I minuti della prima frazione scorrono intensamente, seppur senza sussulti, con bel gioco solamente a sprazzi. Vige tutto sommato l’equilibrio, fino al quarantaseiesimo giro di lancette di orologio. E’ il momento in cui si materializza l’inaspettato uno a zero per il Lecce. Veloce contropiede imbastito nel pieno del recupero. Rimpalli, batti e ribatti in area briantea fino al destro vincente sotto la traversa. Un gol, quasi casuale, ma espressione della voglia matta di attaccare fino all’ultimissimo secondo.

Il vantaggio galvanizza i giallorossi. Tanto che alla ripresa ci vogliono appena dieci minuti per andare sul due a zero. Altra verticalizzazione costruita dalla catena di destra a tagliare il campo in diagonale. Primo tiro dall’altezza del dischetto centrale parato in tuffo. Secondo, sulla corta respinta del portiere, tap-in tradotto in gol dall’ormai solita posizione decentrata sulla sinistra. A questo punto il Lecce diventa incontentabile e incontenibile.  Al settantesimo, grintoso recupero della palla nella propria area di rigore e ripartenza a tutta velocità del Capitano. Nello straordinario coast to coast di quaranta metri alla George Weah, la voglia di vincere di tutta la squadra salentina.

Appoggio limpido ancora sulla sinistra, due passi e tiro ad incrociare. Deviazione del portiere, palla alta a palombella sul palo opposto e colpo di testa sicuro che si insacca a porta vuota. Nei restanti venti minuti, potrebbe arrivare persino il poker di reti in altre due occasioni. Col triplice fischio arbitrale, arriva, invece, la parola fine, senza neanche un minuto di recupero, nonostante i numerosi cambi.

Lecce-Monza termina così, con un secco tre a zero per i nostri. Un successo travolgente, il quarto di fila, che allunga a sei gare la striscia positiva e, soprattutto, con l’aggancio al terzo posto in graduatoria, sebbene in condominio con il Brescia, spalanca le porte a qualsivoglia obiettivo.

Ora, dunque, godiamoci la sosta e, poi, subito sotto con la prossima, con la ferma consapevolezza che sempre … di voglia resta “una questione.”

Perciò, sempre e comunque Forza Lecce,

che la voglia di vivere

canta Luca Carboni

non ti possa mancare. La santa voglia di vivere

– e di vincere aggiungiamo noi –  

ti faccia sempre sognare, ti porti molto più in alto!”

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