#TORINOLECCE: 5 BUONI MOTIVI PER NON PERDERSELA

Torino – Lecce, terza giornata del campionato di Serie A, siete già pronti?

Archiviata la lunghissima sosta, giornalisti e addetti ai lavori stanno già preparando la prossima giornata di Serie A. Il 16 di Settembre alle ore 20:45 i nostri ragazzi affronteranno un Torino a punteggio pieno e fuori casa.

Ecco qui 5 buoni motivi per non perdersi questa partita, possibilmente dal vivo (la squadra ha davvero bisogno del nostro sostegno), oppure incollati allo schermo: ricordiamo che la partita sarà trasmessa sui canali Sky Sport.

1. SEMPRE CON TE

Il primo motivo (e per molti è già più che sufficiente) è quello dell’appartenza e della fede nei colori giallorossi. Si potrebbe dire che se non senti questa spinta nello stomaco già da qualche giorno, forse sarebbe meglio che il 16 Settembre guardassi il prossimo episodio di Thirteen Reason Why, Stranger Things o La Casa di Carta. In fondo è anche un Lunedi’ sera. Ma se stai contando i giorni già dal fischio finale di Lecce – Verona, Torino – Lecce sarà la medicina contro il tuo stress, a prescindere dal risultato.

2. VOGLIAMO IL GOAL

La cosa più preoccupante o deprimente di questo Lecce di inizio stagione è stata senza dubbio l’incapacità di creare delle vere occasioni da goal. Quelle che ti fanno saltare il cuore in gola, hai presente? Tutti si stanno chiedendo se a mister Liverani basteranno due settimane per trovare la soluzione a questo problema: riuscirà il Lecce a segnare il suo primo goal in Serie A dopo più di 7 anni? Naturalmente dobbiamo attendere il giorno della partita per saperlo.

Magari non succede, ma se succede, riesci solo ad immaginare l’esplosione di emozioni che il tuo corpo e la tua mente potranno vivere? Noi si e quindi non ce la perderemo.

3. TORINO

Si sa, a volte nel calcio sembra ci sia qualcosa di magico, di scritto. Il goal dell’ex, le partite stregate, la tua squadra che perde la partita del match point e le tue concorrenti che inspiegabilmente fanno ancora peggio, oppure ricordate il goal del Lecce contro il Carpi al minuto 35′ nel giorno del 35esimo anniversario della scomparsa di Ciro e Michele?

Gli scettici diranno che sono solo coincidenze, che a guardar bene queste cose succedono di continuo e sono solo casuali. E se invece ci fosse davvero qualcosa di magico? A noi piace pensare di si’.

Bene, l’ultimo goal del Lecce in Serie A è stato proprio a Torino (di Bertolacci, contro la Juventus). E se il “Dio del Calcio” ci mettesse di nuovo lo zampino?

4. LIVERANI

Chi ne è uscito peggio dal destro-sinistro di Inter e Verona è sicuramente il buon Fabio. Al di là della sicurezza ostentata nei post-partita, qualche giramento di testa a causa dei due cazzotti ricevuti il nostro allenatore ce l’ha.

Se c’è qualcosa che supera la preparazione e la competenza del nostro mister è sicuramente la sua ambizione. In alcune occasioni, negli scorsi campionati, quest’ultima ha giocato a nostro sfavore ed è sembrato che il mister fosse un po’ troppo vanitosamente concentrato a far vedere la sua mano sulla partita, piuttosto che a cercare il risultato. A noi è sembrato sia successo qualcosa di simile con Inter e Verona.

Ma qual è la differenza col passato? Semplice, una questione di numeri. Liverani nel complesso ha sempre mostrato un bilancio positivo tra partite vinte grazie a lui e partite perse a causa di protagonismi o scelte tattiche sbagliate. Questo campionato è il primo in cui il bilancio mostra segno negativo. Il mister è arrabbiato, sotto pressione, ha una voglia matta di rivalsa, di poter dire “ve l’avevo detto”. Torino – Lecce sarà il palcoscenico del suo possibile riscatto.

5. I NUOVI

Babacar, Imbula, Farias, Lapadula, Benzar, Shakhov. E’ dall’esito di queste 6 scommesse che passa la salvezza. Liverani li ha provati tutti, tra coppe, campionato ed amichevoli. Prima di questa settimana, a parte Benzar e Lapadula, nessuno di questi si è allenato con continuità.

Ora pero’ c’è stata la sosta, l’amichevole con il Cosenza e, in fondo, Torino – Lecce sarebbe la quinta gara di livello affrontata dai giallorossi. Con un po’ di indulgenza per gli arrivati dell’utimo minuto, la prossima partita servirà già a capire chi c’è e chi non c’è.

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