#TORINOLECCE: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Ecco qui le pagelle di Torino-Lecce, unite a qualche riflessione su ciò che abbiamo visto questa sera. A proposito, non diteci che non ve l’avevamo detto. Come? E dai, una volta che ne azzecchiamo un paio, almeno dateci soddisfazione! 

I 5 motivi per non perdersi Torino-Lecce in sintesi erano: 

1. SEMPRE CON TE: quasi 1000 Leccesi a Torino, di Lunedì’, il secondo di fila, alle 20.45. Un solo aggettivo: infiniti!

2. VOGLIAMO IL GOAL: non uno, ben due. Poi, emozioni a non finire. In ordine cronologico: ansia, adrenalina, goal, arbitro, Mancosu, ansia. Il solito insomma!

3. TORINO: ma come non avete fatto a vedere l’intervento del “Dio del Calcio” questa sera? L’ultimo goal del Lecce in Serie A prima di oggi? A Torino, 7 anni fa. E dove è arrivato il primo goal in Serie A dopo cosi’ tanto tempo? A Torino, oggi. Stop.

4. LIVERANI: dopo questa partita non riusciamo a toglierci un’immagine dalla testa. Mister Liverani che facendo l’occhiolino ci dice: “Ve l’avevo detto!”. Liverani 10, Torino 0. Non ne sbaglia una e il Lecce ha incantato come non succedeva da un po’. Grande Mister!

5. I NUOVI: tutti quelli che hanno giocato hanno dimostrato qualità, voglia e di poter dare un contributo al difficilissimo cammino che ci attende. Farias gioca una bella partita, al di là del goal. Lapadula è un leone. Babacar entra e sembra non esserci fisicamente. Nonostante questo sfiora un euro goal. Shakhov entra e si alterna alla grande con Mancosu tra interno di centrocampo e trequartista. 

Torino-Lecce. 16 Settembre 2019. Si rivede il vero Lecce e noi tifosi andiamo a dormire felici.

GABRIEL: 6+

Niente di trascendentale dalle sue parti. Un primo tempo da spettatore, poi il Torino sale, pressa e arriva ad un paio di conclusioni pericolose. Lui c’è sempre. Sembra trovarsi sempre nella giusta posizione e con i giusti tempi e, quando la squadra parte da dietro, è sempre preciso ad accompagnare il giropalla.

 

RISPOLI: 6-

Il primo tempo è insufficiente. Dalla sua parte arrivano praticamente tutti i pericoli e spesso si trova fuori tempo. Alla distanza cresce, particolarmente in fase di spinta. In copertura non fa gravi errori, ma lascia sempre l’impressione che qualcosa possa accadere. Nella partita di stasera è l’unico che ha dimostrato qualche difficoltà. In crescita, comunque.

 

LUCIONI: 7

Freddo, pulito, concentrato. Ormai produce in serie prestazioni di altissimo livello. Belotti ragazzi ha fatto una gran partita, eppure, alla fine, il leader della difesa Leccese, questa sera anche capitano, ci mette sempre la sua zampata. Quasi tutti i tentativi del Torino sono ribattuti, sporcati, contrastati. Un muro.

 

LUCA-ROSSETTINI-LECCEROSSETTINI: 6,5

Che strane le partite di Rossettini. Sembra sempre in difficoltà, specialmente all’inizio, poi cresce durante le partite e fa scendere in campo la sua esperienza. Non è il difensore da tackle miracoloso, né quello dall’anticipo fulminante, ma in un modo o nell’altro è sempre in posizione e non commette quasi mai errori da matita blu. Ammonito subito, gioca il resto della partita con una calma olimpica e porta a casa il risultato, insieme al compagno di reparto. Ordine e disciplina.

 

CALDERONI: 6,5

Anche Calderoni sembra un altro giocatore dopo la sosta delle nazionali. Nel primo tempo si dedica alla fase difensiva. Rintuzza tutti i tentativi di De Silvestri e sembra che fisicamente sia tornato ai suoi livelli. Nel secondo tempo quando gli altri non ne hanno più, tira fuori il fiato di riserva e inizia a spingere come un forsennato. Suo il missile che Sirigu ribatte su Mancosu. 

 

TACHTSIDIS: 6+

Ancora non è al top della forma, ma oggi fa una partita di buona qualità. Quando il Lecce cresce (dopo il pareggio di Belotti), cresce anche lui. Trova spazi al limite dell’area, calcia diverse volte in porta, ma soprattutto iniziano a rivedersi verticalizzazioni e geometrie che sembravano essersi perse nell’estate post promozione.

 

TABANELLI: 6+

Forse anche lui meriterebbe qualcosina in più, ma pesa il rigore concesso un po’ ingenuamente per il fallo su Zaza. Fa una bella partita. Tosto quando serve, elegante e padrone dei propri mezzi quando deve costruire. Lo conosciamo, quando si esalta è capace di numeri importanti e anche questa sera ha trovato un paio di linee di passaggio sorprendenti. Dicevamo, peccato per il rigore, ma bella partita del Taba.

 

ZAN-MAJER-LECCE

MAJER: 8

Il migliore. Esiste una categoria di giocatori da sempre bistrattata. Sono quei centrocampisti che, quando giocano, raramente fanno giocate spettacolari. Ce ne sono stati tanti nei vari Lecce degli ultimi anni. Sono quelli che quando giocano non si notano, ma quando non giocano si vede e come. Majer è uno di loro e merita più attenzione. Sarà anche arrivato in B da svincolato, ma da quando l’ha fatto è stato imprescindibile. Se a pressing, copertura, corsa aggiunge anche la qualità tecnica mostrata contro il Torino, allora non solo si nota, ma diventa anche un giocatore importante.

 

FALCO: 7,5

Si riprende la scena. Dopo San Siro era sembrato si fosse un po’ perso. Contro il Torino torna quel misto tra tecnica e velocità che fa impazzire gli avversari. Anche oggi i suoi dribbling stendono diversi giocatori del Toro, il goal di Farias nasce da una sua incursione e tiro, ribattuto da Sirigu. Fa una gran partita e si contende la palma del migliore con Majer. 

 

LAPADULA: 6,5

Copia incolla da Inter-Lecce: Grande spirito, grande voglia, ottima condizione fisica. Chi (incluso noi) avesse avuto qualche dubbio sulla sua utilità durante questo campionato, possiamo dire che si è sbagliato. Lapadula sarà fondamentale in questa stagione. E’ vero che tira e segna poco, ma tiene una serie infinita di possessi, vince la maggior parte dei contrasti, fa sponde, apre spazi. Non sta fermo un secondo. Se continua cosi’ difficilmente potrà non essere amato dai tifosi giallorossi.

 

lecce-babacar-ulecceBABACAR: 6+

Entra dopo solo due settimane passate ad allenarsi con la squadra e si vede che non è in condizione. Sembra giocare col freno a mano tirato, ma alla fine arriva sempre a creare qualche pericolo. Prima sfiora un goal da cineteca al volo (parato da Sirigu), poi dopo un paio di dribbling in area la mette a lato. Se entra in condizione, ha le qualità tecniche per segnare tanto. Promettente.

 

FARIAS: 7

OK. Con l’Inter siamo stati severi, ma allo stesso modo oggi possiamo dire che è acqua passata. La prova di Diego Farias fa capire che anche lui può essere un giocatore fondamentale per la nostra salvezza. Gioca una partita perfetta dal punto di vista tattico. Con Lapadula, tiene sempre alto il baricentro della squadra e basso quello del Torino. Copre quando serve e segna quando deve. Il goal potrà sembrare facile, ma in quella situazione solo i giocatori forti la mettono dentro, gli altri cincischiano o si fanno prendere dal panico. Lui non ci pensa un secondo e Sirigu non ha neanche il tempo di capire cosa sta succedendo.

 

SHAKHOV: 6

Buon impatto sulla gara. Entra e sembra lui a giocare sulla trequarti, con Mancosu che indietreggia e gioca da interno di centrocampo, poi spesso si scambiano. Scampolo di partita ordinato. Fa quello che deve e contribuisce a tenere il risultato sul 2 a 1.

 

MANCOSU: 7

Ma che belli i tiri alla Mancosu. Chissà perché alla fine lui si accende sempre (era successo anche a San Siro e col Cosenza). Galoppata di Calderoni sulla sinistra, tiro fortissimo ribattuto da Sirigu e lui al volo la ribatte in goal. Come detto per Farias, segnalo tu quel goal se pensi che sia facile. 

 

LIVERANI: 8

Un pazzo, un folle. Fuori Petriccione? Fuori Mancosu? Ma con quanti attaccanti giochi, manco Zeman…

Bene. Dopo 5 minuti di partita tutti ci siamo rimangiati queste parole. Mazzarri e il Toro non capiscono niente. Il Lecce comanda il gioco e decide il ritmo. Il suo Lecce prima dei cambi sembra più un 4-3-2-1 con Lapadula che indietreggia e apre gli spazi per le infilate di Falco e Farias, probabilmente è questo il nuovo Lecce della Serie A. Tabanelli sorprendentemente titolare dal primo all’ultimo minuto fa una gran partita (rigore a parte), e il mister azzecca anche tutti i cambi. Da quando entra Mancosu il Toro sparisce dal campo, fatta eccezione per il rigore/non rigore al 200esimo minuto di recupero.

A proposito, secondo noi il fallo avviene poco prima che la punizione venga battuta, quindi se di errore si è trattato, al massimo l’errore è stato quello di non farla ribattere. 

 

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FILIPPO FALCO: 88% dei voti

Filippo-falco-lecce

 

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