#LECCENAPOLI: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Lecce-Napoli 1 a 4! 

Il Via del Mare sembra stregato. Ancora niente punti, quattro goal subiti e, per fortuna, almeno è arrivato il primo goal in casa, Mancosu su rigore. Liverani sorprende ancora, Rispoli dentro (e dopo capirete perché), tridente leggero con Falco, Farias, Mancosu.

Un Lecce spuntato dunque, probabilmente per tenere il risultato fino ad un eventuale allungamento delle squadre, per poi far entrare le punte, vedi Lapadula o Babacar. Purtroppo pero’ il Lecce, pur non chiudendosi volontariamente in difesa, è schiacciato dal Napoli e va sotto di 3 goal, meritatamente. Un possesso palla oltre il 60% e zero pericoli per i partenopei, a parte qualche contropiede di Mancosu e compagni.

Poi i cambi, viene fuori un goal che accende le speranze, un palo di un ottimo Tabanelli e poi la mazzata finale di Llorente. Vince nettamente Ancelotti la battaglia tattica, le scelte del nostro mister, questa volta, non hanno prodotto quello che tutti i tifosi leccesi speravano.

Lecce-Napoli 1 a 4, ci sta, ma si poteva fare qualcosa in più.

GABRIEL: 7

4 goal subiti, zero errori, tanti miracoli. Questa volta il portiere giallorosso mette in campo una gran partita, ne prende davvero tante, ma purtroppo i suoi compagni non sempre lo aiutano a dovere. Grande prova, peccato.

RISPOLI: 5

Nessun errore grave, ma sempre in difficoltà. Va detto pero’ che non è mai aiutato dai compagni in fase difensiva e nei raddoppi. Se poi hai davanti un certo Insigne, allora tutto diventa più complicato. Ma perché non gioca Benzar. Beh guardate la pagella del Rumeno.

LUCIONI: 6

Ancora nessun errore madornale per il leader della difesa giallorossa, ma se perdi 4 a 1, parte delle responsabilità sono anche del reparto difensivo. Strappa comunque la sufficienza e disputa una partita ordinata. Quasi sempre sporche le azioni che portano ai goal o ai quasi goal del Napoli.

LUCA-ROSSETTINI-LECCEROSSETTINI: 6

Avevamo detto ordine e disciplina e cosi’ è stato. Partita molto simile a quella di Lucioni. In Serie A ci sa stare, e sebbene il suo stile di gioco non prevede interventi esplosivi, riesce sempre a tenere botta e ad essere un brutto cliente per gli attacchi avversari. Nessuna particolare responsabilità sui goal del Napoli.

CALDERONI: 5,5

Non bene, considerando la prestazione della partita di Torino, in difesa soffre tanto Malcuit e in attacco non riesce quasi mai a sfondare. Lo fa alla fine servendo Tabanelli che sfortunatamente prende il palo. Ma il Napoli era già negli spogliatoi a festeggiare la vittoria.

TACHTSIDIS: 4,5

Il greco in quest’inizio di campionato non c’è. Tecnica e geometrie sono sempre li’, ma è palesemente indietro dal punto di vista fisico e viene macinato costantemente dai ritmi dei centrocampi di Serie A. Del centrocampo leccese è quasi sempre quello più in difficoltà e oggi ha avuto anche la sfortuna di essere complice in un paio di goal del Napoli. Molto sfortunato nel caso del rigore, un po’ meno in una serie di disimpegni errati che hanno spesso messo in difficoltà i compagni.

TABANELLI: 6,5

Un 6 bastava, ma il nostro è un incoraggiamento ad un giocatore che ha corso, come a Torino, dall’inizio alla fine. Non è un incontrista, il suo ruolo è giocare ed inserirsi più che difendere, ma prova a sacrificarsi in entrambe le fasi. Non ha mollato fino alla fine e non è un caso che sia stato lui a prendere palo a partita ormai finita.

ZAN-MAJER-LECCE

MAJER: 5,5

Non all’altezza delle sortite precedenti, non una gran partita, particolarmente nel primo tempo. Caso opposto rispetto a Tabanelli, è lui quello che dovrebbe pensare alla copertura. In questo qualche errore, in fase offensiva, invece, è sempre uno dei più lucidi a costruire. Da un suo tiro angolatissimo, respinto miracolosamente da Ospina, nasce l’azione che poi porta al rigore e conseguente goal di Mancosu.

FALCO: 5

Continua il viaggio sulle montagne russe di Pippo Falco. Partita peggiore rispetto a quella disputata con il Torino. Specialmente in fase difensiva non supporta mai Rispoli e in fase offensiva è spesso un po’ scollegato dai compagni. C’è da dire che sembra l’unico in grado del colpaccio, e probabilmente noi non l’avremmo sostituito.

FARIAS: 6

6 perché è lui che furbescamente conquista il rigore per i giallorossi. Furbizia che in Serie A serve assolutamente. Sarebbe bastato un passivo migliore di un goal per far cominciare una partita completamente diversa, con quel rigore. Peccato, ma sappiamo che, presto o tardi, questi episodi porteranno qualche punto.

MANCOSU: 6

Falso nueve, interno, trequartista… mah, difficile dire quale fosse il suo ruolo contro il Napoli nella testa di Liverani, ma il capitano del Lecce si trova un po’ dappertutto. Una partita senza infamia e senza lode, arricchita pero’ da un goal, comunque importante, essendo il primo della stagione al Via del Mare. Trasforma perfettamente dagli undici metri.

LAPADULA: 5,5

Lapadula non segna nemmeno oggi, ma nello scampolo di partita giocato, subentrando ad una manciata di minuti dalla fine, dimostra di servire come il pane per far si’ che il Lecce non si schiacci troppo, per difendere palloni, per conquistare qualche fallo e far respirare la squadra. Sfiora il goal di testa, ma allo stesso tempo brucia un Tabanelli meglio posizionato. Chissà se avesse giocato dall’inizio.


PETRICCIONE: 6-

Gioca il secondo tempo subentrando a Tachtsidis, come regista di centrocampo. Ritmo alto e velocità di giocata fanno si’ che la sua partita sia nettamente migliore di quella del greco, pur non cambiando la sostanza. Strano il suo mancato impiego nelle ultime.

BENZAR: 4,5

Difficile far rimpiangere il Rispoli del primo tempo e in cosi’ pochi minuti, ma lui lo fa. Non si sa davvero se sia un problema di adattamento al calcio italiano o di comprensione degli schemi di Liverani, ma quando gioca le sbaglia praticamente tutte, a differenza di quello che fa con la sua nazionale. Perde moltissimi palloni, non ha un impatto sufficiente sulla partita e quando il Lecce cerca il goal del 3 a 2 per cercare il miracolo, si addormenta in difesa e tiene in gioco Llorente che sferra il colpo del KO. Un mistero.

LIVERANI: 5

Oneri e onori. Quando il Lecce vince è sempre difficile dire chi sia il migliore in campo perché si vede la sua mano sulla partita. Quando perde anche. Iniziare con zero punte ha abbassato la squadra, non nota alle cronache per la sua tenuta difensiva. Cerca il contropiede, ma il Napoli è sempre pronto, ben posizionato e organizzato nei raddoppi. È vero che nel primo tempo il Lecce ha costruito un paio di ripartenze pericolose, ma nello stesso tempo il Napoli ha timbrato il cartellino due volte. Sbaglia anche i cambi. Al 45′ sarebbe forse stato più opportuno inserire una punta vera, alla fine poi, invece di cercare il tutto per tutto con La Mantia o Babacar, mette dentro un impalpabile Benzar. Buono solo l’ingresso di Petriccione per Tachtsidis.

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GABRIEL: 61% dei voti

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