LECCE-ROMA: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Lecce-Roma 0-1.

Cenerentola o sopresa di questo campionato di Serie A? Tutto rimandato! O forse no.

Già, perchè Lecce-Roma era uno spartiacque. Se avessimo vinto saremmo volati in alta classifica superando la Roma stessa. Perdendo, come poi è stato, avremmo continuato galleggiando in un percoso tra alti e bassi.

Guardando la partita, pero’, le fondamenta di questo ragionamento semplice e lineare, che avevamo espresso anche nel pre-partita, iniziano a scricchiolare.

Perchè? Perchè il Lecce ha dimostrato di potersela davvero giocare con chiunque e perchè la senzazione è che se al posto della Roma ci fosse stato il Napoli o l’Inter di inizio campionato probabilmente la gara sarebbe andata nello stesso modo, con un Lecce sempre in partita e sempre pericolosissimo.

Liverani aveva detto che perdere 4-1 o 1-0 è la stessa cosa e noi avevamo espresso in più occasioni il nostro disaccordo. Anche lui si è sbagliato commettendo proprio il nostro stesso errore, quello di guardare ai punti. Certo, se si guarda ai punti è ovvio che sia uguale (al netto di differenze reti ecc.).

Se si guarda, invece, a quello che la squadra ha prodotto, mentre fare punti con Napoli ed Inter non è mai sembrato possibile durante i due match, fare punti con la Roma si’. Quindi, va bene rischiare e giocarsele tutte, ma solo rimanendo in partita si puo’ davvero sperare nel colpaccio.

Ieri il colpaccio è sfuggito per quei dannati 15 minuti all’avvio del secondo tempo, in cui la Roma esperta e forse intimorita dalle eventuali critiche, è entrata in campo con la lama tra i denti. E il Lecce invece ha iniziato un po’ sornione, convinto che la Roma fosse solo quella “Rometta” vista nel primo tempo.

15 minuti fatali, ma va bene cosi’, ci accontentiamo di altri 80/85 minuti giocati molto al di là delle aspettative che si possono avere su una neopromossa.

Ecco qui le nostre pagelle:

GABRIEL: 6,5

Un’altra prova positiva del nostro numero 1, anzi 21. C’è da dire che, malgrado nel complesso la prova sia più che sufficiente, se si analizzano i dettagli qualcosa da rivedere c’è. Gabriel infatti ha alternato guizzi da campione ed alcuni errori più o meno gravi.

Sia chiaro, zero responsabilità sul goal della Roma, impossibile da prendere. In alcune altre occasioni, invece, ha commesso qualche imprecisione. In particolare almeno un paio di uscite a vuoto, nel primo tempo un’incomprensione con Lucioni che per poco non regalava un rigore alla Roma (rigore che c’era) e un paio di ribattute a centro area. Un po’ fortunato in queste occasioni, poichè nessuna ha generato veri pericoli per il Lecce, ma anche superlativo nel rigore parato. Si dice che i rigori parati siano sbagliati dagli attaccanti. Questo no. Come detto da Buffa in telecronaca: “Rigore tirato bene e parato meglio”.

RISPOLI: 5,5

Tiene a bada Kolarov senza grandi problemi. Florenzi dall’altro lato resta basso ed è proprio Kolarov quello designato ad attaccare la difesa del Lecce! Rinuncia alla fase offensiva e gli riesce quasi tutto bene fino al goal di Dzeko, che nel panico totale della difesa leccese, fa il suo classico movimento alle sue spalle che gli permette di trovare quei 2/3 metri di spazio nell’area piccola e segnare in solitudine. Un giocatore della sua esperienza avrebbe dovuto lasciar perdere la palla e tenersi attaccato all’attaccante.

LUCIONI: 5,5

Una grande prestazione macchiata da due errori gravi ed uno in compartecipazione. Concede due rigori per fallo di mano e per fortuna l’arbitro ne vede solo uno. Un po’ fuori dalla zona calda quando arriva il goal della Roma, Dzeko infatti è marcato dal solo Rispoli e forse con Lucioni più vicino sarebbe andata diversamente. A parte questo, c’è da dire che l’attaccante bosniaco è stato annullato dal nostro centrale, tanto che ha giocato praticamente da trequartista per 70 minuti buoni.

LUCA-ROSSETTINI-LECCEROSSETTINI: 6,5

Da quando il Lecce ha un sistema difensivo lui cresce a vista d’occhio. Fa una gran partita e non commette neanche un errore, inizia davvero a smentire tutti i professionisti della critica di inizio campionato. Va in difficoltà su Kluivert in qualche occasione, ma solo quando non c’è Calderoni a supporto. Per fortuna questo accade solo in un paio di occasioni, in quanto i terzini rispetto alle partite di Inter e Verona supportano molto di più in fase di copertura.

CALDERONI: 7

Il migliore secondo noi. Dal suo lato arrivano i pericoli maggiori ma su 10 volte, 9 vince i suoi duelli personali con Kluivert. Difende bene e spinge come un forsennato costringendo Florenzi a superare la metà campo forse una o due volte in tutta la gara. E’ sempre l’ultimo a mollare e anche questa volta guida l’assalto finale lottando, conquistando falli e calci d’angolo preziosi.


PETRICCIONE: 6-

Gioca una buona partita, forse la migliore fino ad oggi. E’ lui il faro del centrocampo e fa sempre la scelta giusta. Freddo, preciso e meno emozionato rispetto alle altre gare, quida il Lecce con le sue geometrie. Purtroppo è poco aiutato dai compagni di reparto. Non è ancora il Petriccione dello scorso campionato. Serve un salto dal punto di vista della personalità e che capisca che ha i mezzi tecnici per prendersi qualche rischio in più.

TACHTSIDIS: 5

Sente la gara, è  l’ex. Purtroppo pero’ ancora non riesce ad esprimersi ai livelli a cui dovrebbe (ricordiamo pero’ che veniva da un infortunio). Sulla carta è il nostro top-player del centrocampo, ma per adesso non sembra ben inserito nei tempi di gioco del Lecce formato Serie A. Liverani sperimenta in partita lo scambio di posizione con Petriccione. Se quest’ultimo dovesse continuare ad esprimersi in modo convincente, il greco rischia davvero il posto, perchè fare l’incontrista non è il suo mestiere, Majer è insostituibile e Tabanelli e Imbula scalpitano per il terzo posto in campo.

ZAN-MAJER-LECCE

MAJER: 5,5

Meno buona del solito la partita dello sloveno. Fa una gara più diligente, più votata all’aspetto difensivo che alla costruzione di gioco. Fin qui tutto ok. Grandi responsabilità sul goal della Roma, è lui che perde palla in uscita cercando un passaggio difficile. Ma va bene cosi’, cercare quel passaggio o quel tacco a fine partita a centrocampo fanno capire che il giocatore cresce in fiducia e sicurezza e secondo noi continuerà ad essere sempre uno dei migliori in campo.

FALCO: 6

Come successo con la Spal è marcato in modo asfissiante. Il ragazzo accetta, ne prende tante e non perde neanche un pallone. Non riesce ad esprimersi al massimo del suo potenziale, ma nonostante cio’ è sempre nella zona da cui nascono i pericoli del Lecce. Peccato nel primo tempo per quella corsa in solitaria verso la porta, forse invece di tirare stremato, poteva servire Mancosu, solo, sulla sua sinistra. Ma il ragazzo vuole il goal e si vede.

MANCOSU: 6

Buona partita fino alla sostituzione. Nel primo tempo ha almeno 2/3 occasioni per far passare il Lecce in vantaggio ed è sempre posizionato dove puo’ far più male all’avversario. Interpreta il ruolo di trequartista come pochi in Serie A ed è perfetto nel mix tra attacco e difesa. La pecca della partita di ieri è stata quella di non essere riuscito a concretizzare quanto creato, ma il nostro capitano da quando è rientrato dall’infortunio non ha saltato un minuto e con i 30 gradi di ieri e le 3 partite in 7 giorni ha sofferto tantissimo.

lecce-babacar-ulecceBABACAR: 6,5

Ancora molto fuori condizione, ma ancora una spanna sopra gli altri per potenziale tecnico e fisico. Si diceva che il difetto di Babacar era l’attitudine al lavoro di squadra, ma continua ad essere il primo ad attaccare e il primo a difendere. Ha la grinta di chi vuole vincere e si vede quando cerca palloni molto difficili da recuperare. Allargandosi lascia spesso campo aperto a Calderoni (come successo a Torino e Ferrara). Con un po’ di brillantezza in più puo’ essere devastante.

SHAKHOV: 6

A noi la partita dell’ucraino è piaciuta molto. E’ un profilo molto diverso da Mancosu, ma ha mezzi tecnici importanti e sembra essere entrato negli schemi di Liverani. La nota positiva è che sente anche la sicurezza di provare qualcosa che vada oltre la prova diligente e cosi’ arriva un paio di volte alla conclusione. Non ha un grande impatto sulla gara, ma non crediamo che sia lui quello che deve spaccare le partite.

IMBULA: 5,5

E’ un buon giocatore e si vede. Ma oggi come oggi è un pesce fuor d’acqua e fuori condizione in questo Lecce. Si vede che ha buon posizionamento, è molto abile nel difendere la palla e sa dove metterla quando la squadra subisce il pressing avversario, ma ci è parso un po’ lento. Il Lecce di Liverani gioca sui ritmi, se fai 5/6 tocchi per ogni passaggio rischiano di saltare tutti i movimenti della squadra.

LA MANTIA: 5,5

E’ lui l’unico attaccante in rosa che possa sostituire lo stremato Babacar. Fa quello che dovrebbe fare in una partita che stai vincendo 1 a 0. Difende palloni, conquista qualche fallo, tiene alta la squadra. Ma non riesce mai a rendersi pericoloso per il portiere avversario e per un bomber come lui è un problema non da poco. Non da la scintilla ma c’è da dire che il Lecce non azzecca un cross e che quello dei calci d’angolo sperperati sta diventando un vero problema.

LIVERANI: 7

La partita con Fonseca l’ha vinta lui. Tatticamente il Lecce è stato perfetto ed è riuscito ad annullare i giocatori chiave della Roma in linea generale (Dzeko, Mkhitaryan, Kolarov, Kluivert). Il goal e il rigore subiti sono arrivati da errori tecnici dei giocatori. Viceversa le nostre azioni da goal (molte) sono arrivate grazie al suo gioco. Sembra che il Lecce ora abbia un’identità, cangiante per quanto riguarda i 3 attaccanti, ma solidissima per quanto riguarda centrocampo e difesa.

MAN OF THE MATCH SECONDO I NOSTRI FOLLOWER SU INSTAGRAM:

GABRIEL: 67% dei voti

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