LECCE-ATALANTA: PAGELLE E MIGLIORE IN CAMPO

Lecce-Atalanta: le pagelle di ulecce.com e il migliore in campo (alla fine dell’articolo) scelto dai nostri follower su Instagram. A proposito, segui il nostro nuovo profilo e aiutaci a tornare forti come prima!

Allarme rosso, allarme rosso! 11 goal subiti in due partite e pioggia di elogi nei confronti dei giallorossi. Si, i nostri ragazzi sono usciti dal campo tra gli incoraggiamenti del pubblico, ma non corriamo il rischio di far passare il messaggio che perdere 7 a 2 in casa, subendo 5 goal nel secondo tempo, sia una cosa normale.

A prescindere dall’impegno è, infatti, un record negativo che rimarrà stampato negli almanacchi e nei nostri ricordi. Assicuriamoci che rimanga stampata anche nei ricordi di mister e giocatori e che non vengano dimenticati subito i tanti errori della gara, altrimenti a questo risultato negativo ne seguiranno degli altri.

Ecco le pagelle di Lecce-Atalanta.

Gabriel-us-lecce

GABRIEL: 5

7 goal al passivo sono per un portiere una vera e propria mazzata. Gabriel fa quel che può ed esce con onore. Qualche bell’intervento c’è stato, ma questa volta le sue respinte miracolose sono finite sui piedi di Zapata che al secondo tentativo non ha perdonato.

Giulio-donati-lecceDONATI: 5

Non c’entra l’autogoal. Donati è in calo da un paio di gare. Un calo non fisico, probabilmente mentale. Ha portato qualità, corsa, fisico e intelligenza tattica nella difesa giallorossa.

Ne ha assunto sin da subito la leadership con carattere e attributi. Forse meriterebbe un po’ di riposo (riposo che è arrivato a causa della squalifica) e che i compagni di reparto si prendano qualche responsabilità in più. La sua qualità non si discute, basta ammirare il goal del momentaneo 2 a 2.

LUCA-ROSSETTINI-LECCE

ROSSETTINI: 4

Insieme al compagno di reparto permette a Zapata di fare quello che vuole. Il forte attaccante dell’Atalanta segna una tripletta, ma l’impressione è che più che da un gran gioco dell’Atalanta, i suoi goal vengano da una pessima prestazione difensiva.

fabio-lucioni-us-lecce
LUCIONI: 4

Condivide il voto con Rossettini. Quasi mai decisivo e quasi sempre in balia degli attacchi bergamaschi. Troppo “pulito” negli interventi, da l’impressione di fare il compitino e di non mordere davvero gli avversari. L’uno-due del secondo tempo l’ha steso.

marco-calderoni

CALDERONI: 5

Molto poco. Quasi niente in fase offensiva e abbastanza male anche in copertura. Non trova quasi mai le misure e lascia anche lui tanto spazio agli avversari. Dal suo lato ha un pessimo cliente come Ilicic, ma ci sembra che sia rientrato dall’infortunio un po’ compassato. In questo momento Donati a sinistra sembra un’alternativa più sicura.

DEIOLA: 5

Niente di eccezionale questa volta, a dimostrazione che nelle sconfitte, più che gli interpreti della regia giallorossa, quello che non funziona è il lavoro d’insieme. Quando la squadra non trova le giuste mosse tattiche o semplicemente trova avversari che non lasciano il tempo di ragionare, il regista va in difficoltà e perde tempi e palloni (come Petriccione a Roma).

ZAN-MAJER-LECCE
MAJER: 5

Tanti errori anche per lui. Non trova mai le misure con gli avversari e non riesce mai a giocare palloni puliti. C’è anche da dire che con i due trequartisti il Lecce non funziona e sembra giocare in 10 uomini (era successo anche a Roma) e che quindi anche le opzioni di passaggio per i centrocampisti diminuiscono.

ANTONIN-BARAK-US-LECCE
BARAK: 5,5

Resta evidente anche in questa gara come il ragazzo abbia qualità superiori a chiunque in rosa. La sicurezza con la palla tra i piedi (fisica e tecnica) è di livelli altissimi, ma questa volta non incide davvero nella gara.

marco-mancosuMANCOSU: 5

Praticamente non scende in campo. Non per sua colpa, ma a causa del modulo con due trequartisti, non vede quasi mai la palla e rimbalza tra attacco e centrocampo in modo sterile. Si comporta da capitano vero quando parla alla stampa ringraziando i tifosi.

Riccardo-Saponara-Us-lecce
 SAPONARA: 7

Due perle che da un po’ di tempo non vedevamo al Via del Mare, il goal è strepitoso, la visione di gioco con cui serve l’assist a Donati sul secondo goal, mandando al bar l’intera difesa dell’Atalanta, lo è ancora di più. Fa bene tutto quello che deve fare bene un trequartista.

gianluca-lapadula-lecce
LAPADULA: 5,5

Fa quello che puo’. Non riceve più di due passaggi puliti in tutta la gara e non riesce ad anticipare Gollini nel momento topico del match. L’avesse fatto staremmo parlando di un’altra partita. Per il resto si danna per cercare palloni giocabili.

Shakhov-us-lecce
SHAKHOV: 5

Sostituisce Mancosu in tutto e per tutto, incluso lo sparire dal campo. Non sembra essere una buona pedina nell’undici iniziale e neanche quella che ti sblocca la partita. Entrare solo per mantenere risultati acquisiti ci sembra un po’ pochino.


Panagiotis-tachtsidisTACHTSIDIS: 5,5

Come con la Roma, entra bene per uno spento Majer. La sua condizione sembra in crescita e chissà che il ragazzo per fisico e qualità, messa da parte l’insicurezza causata da un girone d’andata horror, non torni utile alla causa giallorossa.

LIVERANI: 4

Sette a due. S e t t e a d u e.

Una sconfitta del genere, in casa non ha scusanti.

Non si può dire dopo la partita che l’Atalanta è irraggiungibile, non si può dire di aver perso semplicemente per bravura degli avversari, non si può dire di aver perso a causa degli infortunati. Lo puoi dire se perdi 1,2,3 a 0, non se riesci a pareggiare la partita 2-2 e poi ti fai fare 5 goal nel secondo tempo.

La verità è che nel secondo tempo il Lecce è entrato in campo con presunzione tattica, giocando con un baricentro più alto rispetto al primo tempo ed è stato punito inesorabilmente dagli avversari.

11 goal subiti in due gare non possono essere discussi come un qualcosa di minore, di accessorio alla prestazione. Sono il punto principale di discussione e il problema principale su cui lavorare dall’inizio del campionato.

Il problema è che i suoi giocatori rincorrono a vuoto gli avversari per tutta la gara (114Km Lecce, 111Km Atalanta) e compiono meno della metà dei passaggi (con un’accuratezza del 69%) degli orobici. Soprattutto non trovano mai le misure in campo, recuperando solo 10 palloni contro gli 86 dell’Atalanta e perdendone un’infinità.

Al di là dei moduli, ogni tanto un po’ di spregiudicatezza in meno, specie con la squadra decimata davanti, non guasterebbe. Sconfitte di questo genere non solo portano zero punti in classifica, soprattutto azzerano entusiasmi e sicurezze di chi va in campo.

What's your reaction?

Leave a comment

Minimum 4 characters