Buongiorno. Se c’è una parola a cui pensiamo dopo Lecce-Brescia è proprio questa: buongiorno. Uno di quei buongiorno dopo una notte passata beatamente, sognando un Lecce corsaro a Brescia e che potesse trovare continuità dopo Fiorentina e Genoa.
E invece buongiorno, è ora di andare a scuola, è ora di ricordarsi che la strada verso la “promozione” è ancora lunga. Lecce, sei bravo, ma se non ti applichi rischi di essere rimandato. Brescia-Lecce: ecco le nostre pagelle.
GABRIEL: 5,0
Se contro il Genoa dopo l’errore sul pallonetto di Pandev si era riscattato, in Brescia-Lecce non ci è riuscito. Orrore sul secondo goal del Brescia, lancio per Sabelli, “la battezza” palla innocua
e irraggiungibile, Sabelli invece ci arriva, la mette in mezzo, Torregrossa, goal, gara finita. Il nostro portiere nelle ultime due gare ha commesso un paio di errori di concentrazione, come tutta la squadra.
RISPOLI: 5,5
Uno dei più positivi, tante sovrapposizioni e qualche tentativo di cross mal riuscito. Sul 3 a 0 qualche responsabilità, ma mancava Majer (fuori dal campo) ad aiutarlo in copertura. Il lato destro è il nostro punto debole dall’inizio del campionato, sta provando a metterci una pezza, ma l’impressione è che serva qualcos’altro. Non necessariamente un terzino, magari qualche accorgimento nel supporto del centrocampo.
ROSSETTINI: 5,0
Responsabile sul primo goal e meno concentrato del solito. Nel duo Lucioni-Rossettini lui è quello dell’ordine e disciplina e il vicecapitano quello che anticipa. Orfano del compagno di reparto va in affanno.
DELL’ORCO: 5,0
Continua a dare prova di avere buone potenzialità più che altro tecniche. Quando si gioca centrali pero’ si deve badare al sodo e lui non ci riesce quasi mai. Fuori ruolo e spesso deconcentrato. Lo preferiamo terzino sinistro e forse anche lui preferisce quel ruolo.
CALDERONI: 5,0
Forse meriterebbe un po’ di riposo. È già qualche giornata che non è al top e infatti soffre molto nelle letture difensive e nelle marcature. Unica attenuante quella che da qualche partita è tornato lo scollamento tra centrocampo e difesa e che quindi si trova spesso da solo a fare i conti con gli avversari.
MAJER: 5,0
Il migliore del Lecce 2019-2020 fino all’infortunio, poi solo partite negative. L’impressione è che, data la sua importanza nell’economia del gioco di Liverani e la situazione di emergenza perenne a centrocampo (causa il fallimento Imbula e vari infortuni), il suo recupero sia stato affrettato. Difficile che un giocatore come lui faccia la differenza senza la forma fisica, i rischi sono cartellini e mancate coperture.
TABANELLI: 5,5
Brescia-Lecce lo vede capitano e leader del centrocampo insieme a Tachtsidis. Non è un metronomo, non ha la giocata di Petriccione. Quello che può fare è giocare a suo modo. Qualche giocata e qualche pallone perso. Purtroppo non è quello che serve ad un Lecce orfano del suo vero regista.
TACHTSIDIS: 5
Paradossalmente meno errori delle scorse partite, ma si limita quasi sempre alla circolazione orizzontale della palla, il Lecce ha un buon possesso, ma senza Farias e Falco sulle fasce, smistare i palloni di qua e di là serve a ben poco.
SHAKHOV: 4,0
La pagella di Brescia-Lecce va a compensare un bel credito di fiducia concessogli nelle scorse. Si vede che può essere un buon giocatore da qualche giocata e qualche passaggio che pochi altri in squadra vedrebbero. Tutto questo è completamente inutile se, a parte quel passaggetto (tipo Sampdoria-Lecce), lasci la squadra con un uomo in meno per tutto il resto della gara. Se Liverani lo lascia giocare e non mette dentro Falco o Farias è perché dovrebbe essere in grado di fare le due fasi. Per adesso non ne fa neanche mezza.
LA MANTIA: 5,0
Fa il suo in fase di possesso e lotta con gli avversari. Non lo fa in termini realizzativi, cosa piuttosto normale in assenza di qualche cross valorizzabile. In realtà l’occasione per timbrare ce l’ha, ma non la piazza.
LAPADULA 5,5
Lo abbiamo detto sin dall’inizio, un attaccante deve segnare. Lapadula torna dopo la squalifica con tanta voglia e rabbia in corpo e si vede dal modo in cui lotta su ogni pallone. Tut
tavia non riesce a canalizzare le sue emozioni in occasioni concrete complice l’assenza dei compagni.
FARIAS: 6-
Entra e da la solita botta alla squadra che subito diventa più pericolosa e corre meno pericoli. Alla fine pero’ neanche lui riesce ad essere decisivo.
BABACAR: 5,5
Qualcosina in più del solito, ma se entri nell’arrembaggio finale, con gli avversari stanchi e le sue doti fisico-tecniche e praticamente non crei neanche un vero pericolo per gli avversari, cosa sei entrato a fare?
FALCO: 6-
Vedi la pagella di Farias. Cerca la rete su punizione, ma come Farias, non crea grandi pericoli. Ci auguriamo che Falco si giochi le sue carte per arrivare all’Europeo, ma diciamoci la verità, la strada verso la continuità è ancora lunga. Certo per percorrerla dovrebbe almeno giocare un paio di partite di fila dal primo minuto.
LIVERANI: 4.0
Se il benchmark di bruttezza era stato finora Atalanta-Lecce, nel giro di qualche giorno abbiamo abbassato l’asticella a Spal-Lecce e Brescia-Lecce. Ce lo sentivamo, la scoppola era nell’aria, un’aria forse troppo leggera dopo le ultime uscite, con la Spal una brutta figura per i troppi cambi, con il Genoa un pareggio giusto ma alla fine fortunoso per come si era messa la gara, la gara di Firenze e quella con il Cagliari a tratti ci hanno visto soffrire tanto. La sensazione è quella di giocare alla roulette russa e che ogni partita si possa stravincere o perdere malamente. C’è pero’ un elemento di discontinuità rispetto al pre-Genoa: il Lecce gioca male e i singoli sono in deficit di concentrazione. Bisogna porre subito rimedio e sperare in qualche recupero.
MAN OF THE MATCH SECONDO I NOSTRI FOLLOWER SU INSTAGRAM:
FILIPPO FALCO: 79% DEI VOTI