Lecce-Milan: le pagelle di ulecce.com e il migliore in campo (alla fine dell’articolo) scelto dai nostri follower su Instagram. A proposito, segui il nostro nuovo profilo e aiutaci a tornare forti come prima!
Allarme rosso, allarme rosso! Avevamo detto dopo gli 11 goal subiti nelle scorse due partite e le critiche piuttosto “soft” nei confronti dei giallorossi. Lecce-Milan conferma che, al netto dei tanti intoppi con gli infortuni, al netto di questo strano calcio privato delle emozioni e del calore, al netto dello squilibrio di valori in campo, il vero problema giallorosso continua ad essere l’atteggiamento, più che gli interpreti, del reparto difensivo.
Ed ecco che i goal subiti diventano 15 in 3 partite, un trend pericoloso e certamente incompatibile con qualsiasi speranza di salvezza. Serve un cambio di passo e un Lecce più consapevole dei propri limiti. Ad una decina di partite dalla fine si può anche optare, almeno temporaneamente, per un calcio più battagliero e perché no, difensivo.
Ecco le pagelle di Lecce-Milan.
GABRIEL: 5
Qualche buona parata nel primo tempo, poi cala con la squadra e commette un errore decisivo sull’ 1 a 2.
RISPOLI: 5,5
Fa quel che puo’ con un dirimpettaio (Hernandez) dieci anni più giovane e che sta disputando un’annata eccezionale. Trova le misure quando il Milan rallenta.
MECCARIELLO: 5,5
Sempre concentrato e con l’atteggiamento giusto. Un po’ arrugginito nell’intesa con Lucioni, ma probabilmente Rossettini non avrebbe fatto meglio. Continuiamo a dire che il ragazzo merita più spazio.
LUCIONI: 5
Male sul piano difensivo e di impostazione. Come contro l’Atalanta contribuisce a far sembrare la compagine giallorossa non all’altezza del compito in fase difensiva. Difficile dire dove si fermino le sue responsabilità ed inizino quelle del sistema di gioco in generale, ma un contropiede come quello del 3 a 1, non dovrebbe vedersi nella massima serie.
CALDERONI: 5
Spesso impreciso e sempre a un paio di metri dall’uomo da marcare. Quasi inesistente in fase offensiva. Sembra debba ancora prendere le misure dopo il lungo stop.
PETRICCIONE: 5,5
Primo tempo largamente insufficiente e sempre distante dal gioco. Pian piano con le squadre più larghe inizia a trovare qualche buon passaggio, ma senza mai sembrare di poter essere decisivo.
TACHTSIDIS: 6
Unico a meritare la sufficienza. Già nelle brevi comparse pre-covid sembrava essere un giocatore diverso da quello che al solo nominarlo faceva arrabbiare mezza tifoseria giallorossa e spaventare l’altra metà. Buona partita. Quasi sempre ben posizionato, pochi palloni persi e tecnicamente quasi sempre impeccabile. Basta? No, ma è davvero poco aiutato dai compagni.
SAPONARA: 4,5
Peggiore in campo. Speriamo la pessima prestazione sia frutto delle precarie condizioni fisiche. Sbaglia praticamente tutto ciò che c’è da sbagliare. Attendiamo fiduciosi i suoi lampi di classe.
MANCOSU: 5
Mezzo voto in più per il rigore freddamente messo a segno con uno dei migliori portieri della serie A. Fino a quel momento è sembrato non fosse parte della gara.
FALCO: 5
Anche il 10 giallorosso non riesce a pungere. Un paio di possessi e qualche fallo conquistato, per il resto mai davvero pericoloso.
LAPADULA: s.v.
Gara sfortunata, esce nel primo tempo per un infortunio alla caviglia avvenuto nei primi minuti del match. Fino a quel momento una palla messa a lato e poco più. Non il solito leone.
ROSSETTINI: 5,5
Non sembra dare grande sostanza alla difesa, ma forse con i 3 centrali dall’inizio, la gara sarebbe stata più equilibrata.
VERA: s.v.
Continua nel suo ruolo di uomo del mistero. Ancora non si capisce se è troppo giovane o non all’altezza delle aspettative. Metterlo costantemente a 5 minuti dalla fine in partite compromesse non ci aiuta in questo giudizio.
SHAKHOV: s.v.
Dentro per aumentare il tasso tecnico della manovra. In realtà non ricordiamo un pallone toccato. Anche per lui troppo pochi i minuti in campo. Ingiudicabile.
LIVERANI: 5,5
Un voto generoso se si guarda al risultato, meno dopo averlo ascoltato urlare ininterrottamente ai suoi ragazzi quello che avrebbero dovuto fare (e che non hanno fatto) per 96 minuti, ancor meno se si pensa alla situazione infortunati, arrivata ormai al limite del tragicomico.
Detto questo la fase difensiva continua a non essere compatibile con la Serie A ed il gioco non funziona tanto bene da compensarla.
Va detto anche che giocare un intero campionato con pochi senatori della B e le seconde linee del mercato non aiuta. Ma anche per questa ragione abbandoni questo benedetto fioretto e faccia entrare in trincea la squadra.
Solo 7 falli commessi contro una squadra che ha controllato il gioco per 96′ non sono proprio quello che ci si aspetta da una squadra che deve gettare il cuore oltre l’ostacolo per salvarsi.
JACOPO PETRICCION: 54% DEI VOTI
