LECCE-UDINESE: VENTO DI PASSIONI

No, non è, come forse, lì per lì, potrebbe venire in mente, il titolo del celebre film americano, pluripremiato un quarto di secolo fa. E’ realmente il vento polare artico che ha sferzato Lecce-Udinese. Vento di passioni forti sull’esordio del nostro Lecce in questo nuovo 2020. Forti e duali, sia il vento che le passioni, in un tutt’uno.

Innanzitutto la passione sana che al termine dell’ultima partita, a fine anno scorso, ci auguravamo di poter continuare a respirare. Quella calda, entusiasmante e dirompente, che, nel calcio come nella vita, ti spinge con impensabile e rigenerata energia a fare le cose con amore, oltre l’emotiva strategia del tempo contingente.

Eh già, perché, se non ci fosse stato amore per la maglia giallorossa, nonostante in Lecce-Udinese ci fossero stati almeno 5 buoni motivi per non perdersela , quale folle avrebbe lasciato il contingente, appunto, tepore del raccolto focolare domestico per ibernarsi un paio d’ore in uno stadio esposto al flagello delle nordiche intemperie?

Poi, nell’immancabile accezione ambivalente del termine, che dal greco “pàthos” significa tanta emozione ma anche tanta sofferenza, quella fredda, gelata, di un’altra dura sconfitta, la seconda consecutiva interna, la terza di fila in assoluto.

Eppure, c’era “una gran voglia di ricominciare” , per di più, con la speranza che, giocando il giorno dell’Epifania, nella calza della Befana si trovassero gli ormai attesissimi tre punti.

Invece, niente da fare … mai una gioia al Via del Mare!!!

Almeno, questa volta, nel primo tempo, conclusosi sull’iniziale zero a zero, qualche sussulto il nostro Lecce l’aveva pure dato. Se non altro alla traversa della porta dei friulani, colpita al 20’ da una gran fiondata salentina.

L’inizio della seconda frazione, però, con un fulmineo gol dei bianconeri annullato con tanta fibrillante suspense dal VAR per fuorigioco, già lasciava presagire quello che sarebbe stato l’epilogo del match, consolidatosi col vantaggio degli ospiti a un paio di minuti dallo scoccar del novantesimo.

Alla fine, quindi, un altro risultato negativo casalingo, oltretutto, in linea, purtroppo per noi, col preannunciato valore delle due squadre . Sicuramente una “bella botta” che ci ha lasciati per terra, sì, ma non ancora mandati sottoterra, avendo ancora un seppur risicato margine sulla zona retrocessione.

Ora speriamo vivamente che ciascuna delle componenti in causa faccia subito il massimo per rialzarci.

Perché questa serie A, davvero non diventi, come in una canzone del compianto Pino Daniele, il ricordo di un amore che viaggia nella testa e “non c’è una ragione quando cerchiamo quel che resta, è come un vento di passione … se avessi avuto almeno un’occasione …”

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4 Comments

  • Posted 8 Gennaio 2020 10:56 am 0Likes
    by sangel

    E’ proprio il caso di dirlo: mai una gioia! A questo punto, speriamo nella prima vittoria la prossima partita al Via del Mare così facciamo anche un bello sgarbo al nostro concittadino

  • Posted 8 Gennaio 2020 11:13 pm 0Likes
    by Graziano

    Per fortuna ci tiri un po’ su di morale dopo l’ennesimo risultato negativo. Grazie per la rilettura!

  • Posted 8 Gennaio 2020 11:35 pm 0Likes
    by guybrush

    Casa: posto sicuro, caldo, riparato, dove raccogliere le forze e il necessario per avere a che fare con tutto ciò che c’è fuori casa!
    Con il freddo è ancora più importante. Ma se lasci casa sempre aperta a chiunque si presenti… Vai sotto zero!

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