LECCE-CREMONESE: FUNZIONE “COPIA-INCOLLA”

“Non imitare nulla e nessuno, un leone che copia un leone diventa una scimmia”

, affermava, ironicamente, il poeta, drammaturgo e politico francese, Victor Hugo.

In primo luogo, però, ci sarebbe da osservare che non tutte le imitazioni sono effettivamente negative. Un esempio per tutti lo possiamo trarre dalla Prima Lettera ai Corinzi di San Paolo: «Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo».

Tuttavia, è pur vero che quella del copiare, o meglio, del “copia-incollare”, è ormai indiscriminata pratica comune. Anzi, man mano, con l’affermarsi del web e dei numerosi motori di ricerca, da semplice pratica è divenuta quotidiano modus operandi, addirittura, forse, cultura vera e propria.

Chi di noi, infatti, per risparmiare tempo e, soprattutto, evitare dispendio di energie, o per mera ispirazione, non mai utilizzato la classica funzione “copia e incolla”, una delle primissime della storia dell’informatica?

Praticamente tutti, quasi, non possiamo a farne meno. La utilizziamo per ogni cosa e in ogni ambito. Tante volte, persino in quello (senti)mentale.

Lecce-Cremonese, posticipo della quarta giornata di Serie B , ne è prova lampante.   L’emozione forte e surreale per il ritorno di un migliaio tifosi al Via del Mare dura appena una mezz’oretta. Al trentesimo, appunto, calcio di punizione dai trenta metri, a scavalcare la barriera, con deviazione quanto basta e ospiti in vantaggio.

Passano altri tre minuti, altra bordata questa volta in diagonale rasoterra e raddoppio lombardo incorniciato nel tabellino fino alla fine del primo tempo. Uno-due letale, al fulmicotone, altro che evocazione di fantasmi del passato !

Negli spogliatoi, però, i giallorossi cliccano sul tasto copia delle partite interne contro Cagliari e Genoa dell’anno scorso e incollano su quello della ripresa. 

Al rientro in campo, l’inerzia del match passa subito dalla loro parte. Nel giro di una ventina di minuti dapprima accorciano con un secco tiro al volo di destro da pochi passi, poi pareggiano con una fucilata, ancora di destro, da appena dentro l’area.

Il resto della cronaca registra un’altalena continua di occasioni da una e dall’altra parte fino all’ultima leccese a tempo scaduto, con un colpo di testa a botta sicura sventato con un volo straordinario dall’estremo difensore grigiorosso.  

Così, Lecce-Cremonese, termina effettivamente sul due a due, a conferma che tutto, spesso, è un copia-incolla, nel calcio come nella vita.

Lo canta pure Fabio Rovazzi,

“è tutto un copia-incolla, la moda ci controlla, sparisco tra la folla … potrei ballare come Bolle, cantare di felicità, fare gli incassi di Zalone, e invece sono ancora qua …”

Si, o Lecce mio, comunque sia, sono ancora qua … perché tifare per te … è già felicità!!!

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3 Comments

  • Posted 24 Ottobre 2020 6:31 pm 0Likes
    by Tommaso Stefanachi

    Letteratura, religione, informatica, psicologia, poi anche sport e calcio. Una sfilza di nozioni “consigliere” sul copia-incolla più sincero ed emozionante da praticare e promuovere: l’amore per la vita da combinare a quello per il Lecce.

  • Posted 24 Ottobre 2020 6:31 pm 0Likes
    by Tommaso Stefanachi

    Letteratura, religione, informatica, psicologia, poi anche sport e calcio. Una sfilza di nozioni “consigliere” sul copia-incolla più sincero ed emozionante da praticare e promuovere: l’amore per la vita da combinare a quello per il Lecce.

  • Posted 26 Ottobre 2020 1:57 pm 0Likes
    by Linda

    Purtroppo hai proprio ragione il copia e incolla è diventato la prassi e chi si distingue per la sua originalità e la sua personalità diventa una voce fuori dal coro lo “strano” della situazione. Ma questa è un’altra storia perché per quanto riguarda il Lecce è meglio il copia incolla del pareggio che la sconfitta dei fantasmi del passato🤪🤗Grande Pj, alla prossima👏🏻👏🏻

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