LECCE-PARMA: UNA QUESTIONE DI ATMOSFERA

Parlare di atmosfera nel cuore dello svolgimento della COP26, la “Conferenza delle Parti” sui cambiamenti climatici, organizzata dall’ONU, in corso a Glasgow, fa ancora più effetto. Tutt’altro che quello serra, meno male.

Perché l’atmosfera, dal greco ὰτμός/vapore e σφαῖρα/sfera, non è soltanto dal punto di vista astronomico, l’involucro di gas variabile per composizione, che, come un velo più o meno spesso a seconda dell’altezza, ricopre un corpo celeste. O dal punto di vista fisico, l’unità di misura (non convenzionale) della pressione. Oppure, ancora, da quello chimico, l’ambiente controllato all’interno di un apparecchio di reazione.

L’atmosfera è anche una straordinaria esperienza di presenza, di abbattimento dei propri confini per una totale mescolanza con l’ambiente e con le persone che ti circondano. Una sorta, potrebbe dirsi, di condizione di abitabilità.

Un’atmosfera amorevole nella tua casa

recita uno dei principi della felicità del Dalai Lama –

deve essere il fondamento della tua vita.”

Propriamente, per noi cuori leccesi, quella amorevole nella “casa” del Via del Mare. Una vera e propria questione di atmosfera. Dopo quasi due anni, quella caldissima, pure meteorologicamente parlando, dei ventimila presenti sugli spalti di Lecce-Parma.

Il match in posticipo della domenica pomeriggio col profumo di serie A, valevole per la dodicesima giornata di Serie B

In campionato, il Lecce non batte in casa i neo retrocessi Ducali addirittura dal maggio del ’91. Ma che questa fosse la volta buona, dopo trent’anni, lo si è percepito sin dai primi minuti di gioco. Solo sedici ne sono bastati per rompere gli equilibri. Scatto salentino con sontuosa transizione in avanti, dal centro ad aprire sulla sinistra, fino a guadagnare la linea di fondo. Cross sul secondo palo, alto e teso. Quanto basta per il colpo di testa vincente. Il Parma, trafitto, prova a reagire. Invece, alla mezz’ora, subisce il raddoppio. Schema a seguire da punizione, cross in area, stavolta rasoterra e da destra. La respinta gialloblù in scivolata è con annesso tocco di mano.

Consulto al VAR per fugare ogni dubbio. Rigore! La bordata dal dischetto, forte e precisa a mezz’altezza, sulla sinistra, è di quelle che non lasciano scampo nemmeno al più esperto dei numeri uno.

La pressione dei giallorossi a questo punto è schiacciante. Il conseguente tre a zero, al trentasettesimo, è un capolavoro balistico. Dribbling in area su doppia respinta, portiere prima e difensore poi. Piroetta da posizione defilata e pallone in rete nel sette sotto l’incrocio lontano. Ma non finisce qui. Il poker giallorosso nel primo tempo arriva sui titoli di @massimo_coda9official di nome e di fatto. Da calcio d’angolo per gli emiliani, veloce capovolgimento di fronte. Percussione rugbistica in solitaria fino al limite dell’area. Dribbling secco e sinistro a filo d’erba in diagonale che si insacca nell’angolino.

La ripresa, tutta ancora decisamente di marca giallorossa, si gioca, in pratica, soltanto per pura formalità. I crociati, più che altro, per evitare, altresì, l’umiliazione della “manita”. Tant’è che il triplice fischio giunge allo scadere del novantesimo senza manco recupero. E senza mai aver registrato neanche un tiro nello specchio della porta leccese.

Lecce-Parma si conclude così, con uno stratosferico quattro a zero per i nostri in un clima di festose ovazioni.

Un tripudio giallorosso che, al termine di un tour de force di tre intensissime settimane, vale l’undicesimo risultato utile consecutivo e il secondo posto solitario, a un solo punto dalla vetta della classifica.

“Una prestazionesecondo Mister @marco_baroni_official meritevole all’atmosfera che c’era allo stadio.” Un’atmosfera straordinariamente suggestiva, capace di avvolgere tutto e tutti in un’unica bolgia giallorossa palpitante di emozioni da sogno

Una davvero

“bell’atmosfera (yeah, yeah, yeah, yeah, yeah)

canta il rapper Ghali

 

Ora arriva la pausa per le partite della Nazionale. Anche prima dell’ultima analoga sosta ci fu la splendida vittoria col Monza (link https://ulecce.com/2021/10/07/lecce-monza-una-questione-di-voglia/) e poi dopo, però, un trittico di pareggini.

Dunque, Forza Lecce! “Ti prego – continuando a “paracantare” con Ghali – non mi uccidere il mood, dai (yeah, yeah, yeah, yeah, yeah) … Voglio stare in good times (yeah, yeah, yeah, yeah, yeah)

Perché nel calcio come nella vita, tutto è sempre … una questione di Atmosfera. Un’atmosfera da non uccidere. Un’atmosfera da custodire e tutta da respirare. Se si vuole continuare a stare in good times, sognando un Ambizioso futuro.

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