LECCE-BENEVENTO: UNA QUESTIONE DI SERENITÀ

Come spesso accade in tante situazioni che ci capitano ogni giorno, di quanto una cosa sia importante ce ne accorgiamo soprattutto quando la perdiamo. Ecco perché, possiamo dirlo subito, noi cuori leccesi, pensando alla super sfida al vertice tutta giallorossa, valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie B, terza gara del girone di ritorno: Lecce-Benevento? Una questione di serenità! 

Già meteoropaticamente parlando, al Via del Mare, il cielo terso e sereno della domenica pomeriggio lo lasciava presagire. Conservare quella limpidezza, anche di spirito e di gioco, sarebbe stata una questione fondamentale. La partenza, invece, è di tutt’altra specie per i nostri beniamini.  In avvio, subito una buona chance per parte. Poi il Lecce comincia a veder le Streghe. Al settimo un colpo di testa dei campani termina d’un soffio fuori.

All’undicesimo, un errore in alleggerimento all’indietro della difesa salentina, senza gravi conseguenze, è come fosse la prova generale di ciò che purtroppo accade due minuti dopo. Un cross dalla destra degli avanti sanniti è allungato di testa dalla retroguardia leccese. La palla sbatte sul palo della propria porta. Neanche il tempo di rifiatare per la scampata autorete, che, sul prosieguo dell’azione, altro cross al centro area e altra deviazione dello stesso difensore. Questa volta la traiettoria della sfera non lascia scampo.

Funambolica carambola sul palo interno e incredibile autogol. Benevento in vantaggio. “Alla squadra è venuta ansia e ha perso serenità – commenta amareggiato Mister @Marco_Baroni_official  – Sui calci d’angolo abbiamo preso ripartenze clamorose.” Difatti, i successivi venti minuti sono da incubo per i giallorossi di casa che, accusato il colpo, rischiano il tracollo a più riprese. Però, superato in qualche modo indenni il momento critico, riescono, meno male, a recuperare l’equilibrio.

Siamo a cinque minuti dalla fine del primo tempo. Sugli sviluppi di una bella ed entusiasmante ripartenza arriva il sospirato pareggio del Lecce. Il primo tiro è da dentro l’area, la respinta della difesa ospite è corta e propizia. La staffilata successiva, di destro in diagonale, a filo d’erba, è precisa e vincente. Negli spogliatoi per l’intervallo si torna in parità senza nemmeno un minuto di recupero.

Il secondo tempo comincia esattamente com’era iniziato il primo. Giusto al settimo della ripresa un colpo di testa dei campani termina a lato di un soffio, letteralmente. Sembra il preludio di un altro momento di forte “agitazione” giallorossa. Invece,

“per raggiungere la serenità

diceva bene Plutarco

è bene non trascurare quel che c’è di favorevole e di buono negli avvenimenti che ci capitano contro la nostra volontà, oscurando e bilanciando il peggio con il meglio.”

E il Lecce, proprio questo in sostanza prova a fare. Capovolgere il fronte d’attacco per cogliere il lato favorevole della questione. Solo le stregonerie del portiere beneventano impediscono il ribaltone del risultato. Straordinaria la doppia prodezza al cinquantaseiesimo. Prima allontana un insidiosissimo cross dalla sinistra, poi respinge sulla conseguente botta ravvicinata. In sostanza è l’ultimo sussulto vero. Pian piano, con il trascorrere del tempo, affiora la stanchezza. I ritmi si abbassano, anche in previsione del folle tour de force di sei partite nelle prossime tre settimane. Le due squadre si alternano nelle fasi di possesso palla e alla fine, dopo una grande battaglia, si dividono la posta in palio.

       

Lecce-Benevento termina sul punteggio di uno a uno. Un pareggio, il secondo, identico consecutivo, che compatta, sì, il gruppone delle inseguitrici ancor di più, ma mantiene al comando solitario i nostri, seppur ancora col minimo vantaggio. Un punto comunque importante, quindi. Soprattutto in ottica futura, a proposito della quale questa squadra può far bene solo se gioca a calciocontinua Mister Baroni nel post partita  – e per giocare a calcio occorre essere sereni anche se si va sotto.” E’ vero, nel calcio come nella vita, per quanto incerta e complessa possa essere, è sempre una questione di serenità. Anche, anzi, principalmente, se si va sotto.  

Perché

“la serenità

affermava Rita Levi Montalcini  

è la vera forza della vita.”

 

Dunque, Forza Lecce nostro, stai sereno! La serenità, che teniamo ben presente è cosa assai diversa dalla tranquillità, si tempera proprio nelle avversità e si acquisisce cercando di stare nelle pieghe del nostro “campo” e del nostro “spazio tempo”, piuttosto che vivendo piegati dall’ansia quando le cose non vanno come si vorrebbe.

E allora,

“dove vai, serenità? Fermati qua

– canta Nek

non andartene dai, chiudi le ali e chissà … ” 

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1 Comment

  • Posted 16 Febbraio 2022 10:41 am 0Likes
    by sangel

    Serenità che scaturisce anche dalla consapevolezza della propria forza. Ecco, appunto, è arrivato il momento di una prova di forza! Forza Lecce!!

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